Crocè contro Messina social city: "Chi gestisce faccia un passo indietro"

Crocè contro Messina social city: “Chi gestisce faccia un passo indietro”

Marco Olivieri

Crocè contro Messina social city: “Chi gestisce faccia un passo indietro”

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giovedì 26 Settembre 2024 - 17:05

Il consigliere Russo scrive a Calafiore e Asquini: "Si faccia chiarezza". E Mancuso ("Più Europa) polemizza: "Lo avevo detto"

MESSINA – Si chiama “fuoco amico”. Il sasso lo lancia stavolta una figura interna al mondo di De Luca e che ha sostenuto Federico Basile sindaco. Sostiene Clara Crocè a nome del suo organismo sindacale, Fiadel: “Chi ha la responsabilità della gestione dell’area dei servizi Casa Serena, Fratelli tutti, Sad (Servizio di assistenza domiciliare) e Sadh (Servizio di assistenza domiciliare handicap) faccia immediatamente un passo indietro. La gestione del personale affidata a una sola persona e al gruppo degli assistenti sociali ormai è sotto gli occhi di tutti. Lo chiediamo da tempo, senza alcuna risposta. L’organizzazione dei servizi, dei turni, deve essere affidata al personale amministrativo e deve ricadere sotto la responsabilità del direttore al personale facente funzioni. Gli assistenti sociali fuori dalle stanze! Devono stare nel territorio per raccogliere e dare risposta alle domande e ai bisogni delle fasce più deboli”. L’attacco a Messina social city, con presidente Valeria Asquini, appare dirompente. E vedremo ora se il sindaco, l’assessora Calafiore o la stessa presidente vorranno replicare.

Gioveni: “Perché non si nomina un direttore generale di Msc?”

In agosto il capogruppo di Fratelli d’Italia, il consigliere comunale Libero Gioveni, poneva la questione dell’assenza di un direttore generale di Msc. E a luglio esplodeva la polemica tra Pd e la società sull’assistenza domiciliare “sospesa”. Poi in diverse occasioni a polemizzare è stata Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa, che ora sostiene: “Il documento inviato il 25 settembre ai vertici di Messina social city, in cui Crocè lamenta disservizi e mancanza di organizzazione, suona come una tardiva ammissione di un fallimento che tutti conoscono”.

Russo scrive a Calafiore e Asquini

Secondo Palmira Mancuso, la sindacalista lamenterebbe, nel documento, una gestione simile al “vecchio sistema cooperativistico”, con parecchi elementi critici. E su questa nuova polemica interviene il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo, che ha inviato una nota all’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore e alla presidente Asquini: “Delle sigle sindacali hanno fatto emergere un quadro che, dal punto di vista dell’utenza, conferma purtroppo quanto da me sostenuto dall’attività consiliare. In specifico modo, desta preoccupazione quanto descritto da una nota sindacale quando si afferma che sia “inaccettabile che non tutti gli operatori abbiano stabilmente gli stessi utenti”. Come altrettanto preoccupanti sono le rimostranze relative alla non buona organizzazione dei servizi e dei turni in relazione ai domicili degli operatori. Come più volte segnalato, infatti, numerose sono state nei mesi scorsi, e continuano a esserlo anche in queste settimane, le segnalazioni che pervengono relative a cambi di operatore improvvisi, a mancata conferma degli operatori nei confronti degli assistiti più stabili, a scadenze di contratto dopo breve tempo. Situazioni che sovente lasciano scoperti servizi di assistenza per persone fragili e anziane”.

“Gli operatori cambiano di frequente”, Asquini: “Nessun servizio è rimasto scoperto”

Di conseguenza, “i turni sono legati a rotazioni che sono spesso connessi a contratti di lavoro di breve durata che si manifestano, per gli utenti, con operatori che cambiano molto di frequente e, per i casi più fragili, ciò comporta disagio e sofferenza per i soggetti assisiti. Alla luce di quanto sopra, si impone un intervento di chiarimento in merito alla effettiva condizione della organizzazione dei servizi Sad e Sadh. Occorre capire come l’amministrazione intenda dare seguito alle segnalazioni fatte a suo tempo dal sottoscritto e ora confermate indirettamente dalla segnalazione sindacale citata. In particolar modo: stabilizzazione dei turni coi medesimi operatori agli assistiti storici; stabilizzazione degli operatori a breve periodo che non possono essere impiegati per assistenza domiciliare, se non con un programma di assistenza più prolungato; individuazione di mansionari chiari e precisi per comprendere come e chi le cose debba farle, per evitare un pericolo di confusione gestionale e operativa che va a compromettere la qualità dei servizi”.

In più occasioni, la presidente Asquini, anche interpellata da Tempostretto, ha parlato di rotazioni “fisiologiche” legate a esigenze contrattuali ma senza mai far venire meno “le esigenze del servizio, che non è mai stato sospeso. Né è rimasto scoperto”. Tuttavia, dopo quest’intervento di Crocè, è bene che Basile e Asquini chiariscano ogni punto. Già nel dicembre 2023, dopo l’altra polemica con la senatrice Musolino, quella del cenone di Natale con pasta fredda e mozzarella, lo abbiamo evidenziato. L’importante è accendere i riflettori sulle politiche sociali. Bisogna migliorare ciò che può essere perfezionato e correggere ciò che non funziona.

Lo scontro su Messina social city e la necessità di fare chiarezza con un unico interesse per la qualità del servizio

Al centro di ogni questione devono esserci la qualità del servizio a tutela delle persone e delle loro necessità. Ci sono ambiti in cui Messina social city di sicuro lavora bene e altri in cui i limiti sembrerebbero evidenti? Gli strumenti politici e amministrativi esistono anche per fugare ogni dubbio. L’importante è che alla polemica, che può sciogliersi come neve al sole, perdonate il luogo comune, segua una verifica seria. Una verifica con obiettivo solo l’interesse collettivo e soprattutto quello delle persone fragili.

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6 commenti

  1. …scusate, ma quando va in scena al Teatro Vittorio Emanuele questa commedia così esilarante ???

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  2. Io farei anche un controllino sui parenti di sindacalisti assunti.
    Così giusto per farci un quadro della situazione.

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  3. Il Direttore dice BENISSIMO…..occorre una verifica seria e aggiungo io, in tutte le partecipate…..che senso ha assumere per dei ruoli specifici che puntualmente non bastano, ritornano ad essere mancanti e per questo fanno girare il personale che rimane …..hanno tolto cooperative che operavano nel settore per inserire chi hanno voluto, come, e per quanto hanno deciso…..la Croce’ avrebbe dovuto parlare prima , perché la Messina Social City ha delle evidenti carenze organizzative per quanto riguarda l’ assistenza domiciliare ai disabili e agli anziani,diciamo chiaramente che sono più preparati per l’ intrattenimento dei bambini nel grest estivo…..vorrei evidenziare che la vicenda del cibo freddo dato a Natale ai senzatetto, si è conclusa con un nulla di fatto…..finitela di lanciare il sasso e nascondere la ✋️…..i disservizi, le criticità
    le mancanze che ci sono nelle partecipate create dall’ ex sindaco,vanno messe in evidenza ,ma soprattutto vanno risolte per il bene di chi ci lavora e di chi necessita dei servizi per cui sono state create…..basta nascondere la verità…..la trasparenza decantata a parole la esigiamo con i fatti!!!!!

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  4. Il problema si risolverebbe subito se assumeste Me come direttore generale!!! 😎

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  5. una sola parola …..vergogna……..

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  6. Il carrozzone piace sempre a tutti quando assume, trova sempre clienti di tutti i colori politici, trova il plauso dei sindacati, ma quando si rivela per quello che è ovvero il solito vecchio meccanismo inefficiente e inefficace tutti addosso a criticarlo…vecchia storia nella sempre più vecchia Messina…

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