ACR Messina: la Procura apre un fascicolo contro ignoti per turbativa d'asta

ACR Messina: la Procura apre un fascicolo contro ignoti per turbativa d’asta

Redazione

ACR Messina: la Procura apre un fascicolo contro ignoti per turbativa d’asta

mercoledì 15 Aprile 2009 - 14:40

Cliente fisso nelle stanza della Procura il Messina ormai fa più discutere per le vicende giudiziarie che per quelle sportive. E poco importa se si tratti di FC o ACR ed il nome del proprietario. La notizia del giorno è l’apertura di un fascicolo contro ignoti con ipotesi di reato di turbativa d’asta. Titolari ancora i sostituti Vito Di Giorgio (nella foto) e Fabrizio Monaco che del Messina hanno una lunga esperienza avendo avviato già una lunga sfilza di inchieste tuttora in corso.

Ora i due magistrati vogliono scoprire cosa sia accaduto prima,durante e dopo dell’aggiudicazione dell’asta per la vendita dell’FC Messina e quale sia il reale assetto societario dell’ACR Messina. Il primo atto della nuova inchiesta è stato l’interrogatorio del nuovo patron della società Alfredo Di Lullo, ascoltato ieri mattina dai due magistrati. Nel pomeriggio è poi toccato all’avvocato Maurilio D’Angelo, che cura gli interessi della nuova società ed il curatore fallimentare,l’avvocato Domenico Cataldo. Sono stati sentiti tutti come “persone informate sui fatti”. I sostituti Di Giorgio e Monaco vogliono vederci chiaro su una vicenda che presenterebbe alcune zone d’ombra. Per prima cosa c’è da chiarire un aspetto. Il decreto di trasferimento da parte del giudice fallimentare Cosimo D’Arrigo è già stato emesso da tempo ma l’immissione in possesso da parte del nuovo gruppo non è mai avvenuta. Un atteggiamento che ha messo in allarme lo stesso curatore fallimentare Cataldo che ha chiesto al giudice una richiesta di differimento della immissione in possesso ed ha inviato tutti i verbali alla Procura.

Quale sia l’intoppo che ha impedito il trasferimento della società è il vero aspetto poco chiaro sul quale Di Giorgio e Monaco sono chiamati a lavorare. Ma, come detto, i magistrati vogliono scoprire se realmente dietro Di Lullo vi siano altri soggetti.

Come si ricorderà l’ACR si era aggiudicato l’asta per l’acquisto del FC Messina per 210.000 euro. Offerta presentata dall’avvocato D’Angelo per conto dell’amministratore delegato Di Lullo. Sembrava tutto pacifico ma anche questa storia sembra essere nata sotto una cattiva stella.

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