Altri due boss barcellonesi al regime di carcere duro

Altri due boss barcellonesi al regime di carcere duro

Redazione

Altri due boss barcellonesi al regime di carcere duro

mercoledì 01 Aprile 2009 - 14:56

Il 41 bis richiesto dal sostituto Verzera per Carmelo Bisognano e Pietro Nicola Mazzagatti

Altri boss della mafia barcellonese finiscono al regime di carcere duro. Il decreto che impone il 41 bis è stato firmato dal il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha vagliato ed accolto la richiesta del sostituto procuratore della DDA di Messina, Giuseppe Verzera.

La Direzione Distrettuale Antimafia, dunque mette a segno un altro colpo importante dopo quelli delle settimane scorse quando altri 41 bis erano stati emessi nei confronti di padrini barcellonesi.

Il nuovo decreto ha colpito Carmelo Bisognano,(nella foto) 44 anni, uomo d’onore di Mazzarrà Sant’Andrea e Pietro Nicola Mazzagatti, 49 anni padrino di Santa Lucia del Mela. Entrambi hanno alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Bisognano due anno fa era finito nella rete dei Carabinieri nell’operazione Vivaio, il primo vero colpo inferto di recente alla mafia barcellonese. In carcere era tornato a febbraio nell’operazione Sistema in cui gli inquirenti della DDA lo hanno indicato come esponente di spicco della famiglia di Barcellona. L’inchiesta è stata condotta dalla Squadra Mobile grazie alle dichiarazioni dell’imprenditore Maurizio Sebastiano Marchetta che ha svelato il “sistema” delle estorsioni. Chiunque volesse eseguire lavori pubblici nel barcellonese costretto a versare tangenti alla mafia. Come ha fatto lui per dieci anni, pagando senza battere ciglio.

Nella stessa operazione era stato arrestato Pietro Nicola Mazzagatti, al quale recentemente la DDA ha pure sequestrato dei beni. Mazzagatti è in carcere per aver tentato di estorcere denaro al titolare della sala ricevimenti villa Jasmine. Ma nell’operazione Sistema è indagato anche per un caso di voto di scambio. Il padrino avrebbe offerto sostegno alle elezioni amministrative all’ex sindaco di S.Lucia del Mela (anche lui indagato), in cambio del rilascio di una concessione edilizia irregolare.

Ad entrambi, dunque, da oggi, verrà applicato il 41 bis. A Bisognano, che si trova nel carcere di Parma, ed a Mazzagatti che invece è recluso nella casa circondariale di Opera a Milano.

Poche settimane fa il regime di carcere duro era stato applicato ad altri boss della famiglia di Barcellona: Carmelo D’Amico, 38 anni, ritenuto dagli inquirenti l’attuale capo della cosca di Barcellona; Antonino Calderone, 33 anni, di Barcellona, Alfio Giuseppe Castro, 55 anni, di Catania, ritenuto l’uomo di collegamento fra Cosa Nostra barcellonese e catanese; Antonino Bellinvia, 54 anni e Salvatore Micale, 34 anni, anche loro di Barcellona.

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