Arretra l'Italia delle imprese, ma l'economia siciliana resiste grazie agli artigiani

Arretra l’Italia delle imprese, ma l’economia siciliana resiste grazie agli artigiani

Arretra l’Italia delle imprese, ma l’economia siciliana resiste grazie agli artigiani

martedì 27 Maggio 2008 - 09:24

Mentre l’Italia registra complessivamente dati negativi, perfino nel fortissimo nord-est, è in Sicilia e al centro che si registrano le -perdite- più lievi e una generale tenuta del sistema delle imprese, che lascia ben sperare per il futuro. -Sono dati che evidenziano una forte mortalità delle imprese, rispetto alle nuove registrazioni – commenta il Segretario generale di Unioncamere Sicilia, Alessandro Alfano – tuttavia, rispetto all’andamento nazionale e grazie al variegato mondo delle imprese artigianali, la Sicilia si è difesa abbastanza bene. Ciò dimostra una vivacità delle imprese siciliane, soprattutto nel sistema dei servizi e delle costruzioni, e ci pone in una posizione più competitiva e meno di debolezza, rispetto al passato. Peraltro questi dati sono di solito fortemente negativi, perché tengono conto delle cessazioni contabilizzate a gennaio, ma riferite alla chiusura del 2007. A fronte di ciò – conclude Alfano – possiamo ritenere che complessivamente le imprese siciliane stiano manifestando una forte vivacità, e questo lascia sperare in riflessi positivi nel bilancio del prossimo trimestre-.

Catania e Ragusa sono tra le sei province italiane (compresa quella di Roma) che chiudono il bilancio della nati-mortalità delle imprese artigiane in positivo. Se guardiamo invece al dato complessivo, sulle imprese in generale, si evidenzia una diminuzione del 42%, un 6% in meno rispetto alla negativa media nazionale, che segna però addirittura un – 86% nel calcolo del saldo percentuale dell’artigianato, mentre in Sicilia ci si attesta intorno al – 20%. Nella nostra isola il mondo imprenditoriale risulta essere più vivace perfino di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Sardegna. La variazione percentuale dello stock relativo alle imprese cooperative, segna per la Sicilia un dato positivo (+2,6%), abbastanza in linea con la media nazionale. Mentre quasi tutta Italia fa bilanci in -rosso-, nella graduatoria provinciale delle imprese, prima siciliana è Siracusa, all’ottavo posto, seguita al nono da Catania, entrambe con un saldo percentuale quasi positivo (-0,02%); poco dopo Messina (-0,08%) undicesima. Questi, in sintesi, i dati più rilevanti diffusi oggi da Unioncamere e tratti da Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da InfoCamere – la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane – riferita al primo trimestre 2008.

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