Doveva essere sul posto di lavoro, invece era in campagna a fare l’agricoltore. Nuovo caso di assenteismo scoperto dai Carabinieri, che questa volta hanno incastrato il comandante della Polizia Municipale di Roccalumera, Giuseppe Basile, 60 anni che dovrà rispondere di truffa ai danni della pubblica amministrazione.

Inoltre il gip Massimiliano Micali su richiesta del sostituto Adriana Sciglio ha disposto per il pubblico ufficiale l’interdizione dalle funzioni per due mesi.

I Carabinieri di Roccalumera per una settimana hanno seguito i movimenti del comandane dei Vigili urbani e hanno documentato che invece di recarsi a lavoro , nell’orario registrato dalla tessera magnetica “badge-, si recava in un appezzamento di sua proprietà e si dedicava a fare l’agricoltore. I Carabinieri hanno infatti accertato che il tesserino magnetico del comandante della Polizia Municipale veniva vidimato da alcuni suoi colleghi dell’interessato.

Con l’episodio di Roccalumera salgono a 4 le persone che sono state incastrate dai Carabinieri mentre si assentavano dal posto di lavoro per sbrigare altre faccende. Il 24 maggio era toccato due impiegati del Comune di Alì Terme, accusati di truffa aggravata e falso ai danni della pubblica amministrazione, che erano stati sorpresi più volte a passeggiare in piazza Prestia, davanti al Municipio, per le vie del centro o tranquillamente seduti al bar. Il tutto durante l’orario di lavoro e senza aver ottenuto alcuna autorizzazione.

Una settimana prima, il 19 maggio era stato arrestato il centralinista del Comune di Scaletta Zanclea. L’uomo, durante l’orario di lavoro, si recava in sala giochi, a fare la spesa o semplicemente in piazza per prendere un po’ d’aria. Successivamente il gip Micali non convalidato l’arresto ma ha sospeso l’impiegato per tre mesi dal posto di lavoro.