Atm. Per gli autonomi il tempo delle “promesse- è finito. Lunedì assemblea dei lavoratori, si auspica che il fronte sindacale sia compatto

Atm. Per gli autonomi il tempo delle “promesse- è finito. Lunedì assemblea dei lavoratori, si auspica che il fronte sindacale sia compatto

Redazione

Atm. Per gli autonomi il tempo delle “promesse- è finito. Lunedì assemblea dei lavoratori, si auspica che il fronte sindacale sia compatto

sabato 15 Novembre 2008 - 08:51

Se entro martedì non arriveranno risposte né dal Comune né dalla Regione, «non si fa mistero del timore di reazioni inconsulte, dettate dalla disperazione dei lavoratori» affermano i rappresentanti sindacali

Di tempo non c’è ne veramente proprio più e quanto promesso dai 680 dipendenti Atm sembra ormai inevitabile. Lunedì scatta infatti il “pre-ultimatum- che i rappresentanti dei sindacati autonomi Orsa, Cub, Ugl, Cisas e Rsu hanno lanciato all’amministrazione comunale, affinché si faccia il possibile per “trasferire- la discussione sulla contorta situazione dell’azienda di trasporto pubblico su un tavolo regionale.

Dicevamo pre-ultimatum, perché di questo si tratta . I lavoratori che, come scritto nei giorni scorsi, a seguito dell’incontro con l’assessore Melino Capone e il direttore generale dell’azienda Claudio Conte, hanno fissato in giorno 18 il termine ultime entro e non oltre il quale da Palermo dovranno arrivare delle risposte sul futuro dell’azienda, in attesa e con la speranza che almeno “alcuni nodi- vengano sciolti, hanno deciso di riunirsi in assemblea.

Un’assemblea che si svolgerà nell’auditorium di via La Farina, durante la quale i dipendenti dell’azienda, in attesa delle mensilità di settembre ed ottobre, ritardate a causa dell’errore, da parte della Regione, nella trascrizione della cifra da corrispondere all’Atm sul mandato di pagamento, discuteranno e decideranno sul da farsi qualora nessuna luce si intraveda in fondo a questo lunghissimo tunnel.

E denunciando la totale “inconsistenza-, così come l’hanno definita, della rappresentanza messinese fra i corridoi e gli uffici di Palazzo d’Orleans, i rappresentanti degli autonomi non fanno certo mistero delle inevitabili ripercussioni che una mancanza di intervento potrebbe determinare a danno dell’intera collettività: «Non nascondiamo il timore di reazioni inconsulte, dettate dalla disperazione dei lavoratori, privati da oltre due mesi del giusto salario, che potrebbero compromettere il normale esercizio del trasporto pubblico. Avendo il diretto contatto con i lavoratori e il reale polso dell’alta tensione in atto – affermano gli autonomi – ci permettiamo di suggerire ai rappresentanti istituzionali di evitare effimeri inviti alla calma e ulteriori proclami di celeri soluzioni».

Gli autonomi, inoltre, hanno diffuso insieme al comunicato, un significativo volantino con l’eloquente immagine di un autobus disegnato all’interno di un segnale stradale di pericolo, ovvero il triangolo, e l’ancora più eloquente scritta: «Se il lavoro è un diritto, il salario è un’esigenza. Ci stanno togliendo tutto, salviamo la dignità. Decidiamo noi il nostro futuro».

Si preannuncia dunque un inizio settimana bollente, gli ingredienti per una “ricetta- esplosiva ci sono tutti, manca però purtroppo il “tavolo- su cui poterli disporre.

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