Bernava e Testa: «Registriamo l'incapacità di attivare qualsiasi azione da parte dei vertici di Atm e Comune»
“Atm, i numeri di un’azienda in crisi- titolavamo qualche settimana fa, dopo aver fatto le pulci agli ultimi bilanci dell’azienda trasporti di Messina. Ne veniva fuori un quadro tutt’altro che roseo, in cui si rendeva evidente che senza contributi comunali e regionali e senza il riconoscimento di “interessi legali- vantati nei confronti di Palazzo Zanca, l’Atm non solo non riusciva a rientrare con le spese, ma rischiava il baratro economico. Oggi questo dato è confermato dal vertice tenutosi ieri in prefettura, durante il quale i nodi sono venuti al pettine, e mentre da un lato il commissario Sinatra ribadiva come le ragnatele spadroneggiassero nelle casse comunali, dall’altro il presidente dell’Atm Franco Providenti ammetteva candidamente che «la situazione è critica», che all’appello mancano circa 4 milioni di euro tra contributi regionali e somme detratte dal Comune, e che senza soluzioni immediate non ci sono fondi per pagare gli stipendi. Se non è crisi questa…
«L’Atm e il commissario Sinatra si diano da fare per “raccattare- le liquidità necessarie per garantire stipendi e il funzionamento ordinario dell’azienda almeno fino alla fine dell’anno». A chiederlo è la Cisl, il cui segretario provinciale Maurizio Bernava, insieme al segretario del settore trasporti Enzo Testa, definisce «avvilente» l’incontro tenutosi ieri in prefettura.
Avvilente perché «registriamo l’incapacità di attivare qualsiasi azione da parte dei vertici di Atm e Comune per fare fronte alla prevista carenza di disponibilità finanziaria per fine anno. Preoccupante più di quanto possa apparire perché di fatto Atm e Città di Messina come condizione finanziaria sono al capolinea e in uno stato comatoso e rischiano di rendere impossibile l’uscita da questa crisi con strumenti ordinari. Ribadiamo la nostra richiesta di legare il riordino dei servizi di viabilità e la riorganizzazione dell’Atm ai poteri speciali conferiti al Prefetto per l’emergenza mobilità che auspichiamo che il Governo formalizzi in tempi rapidissimi. Non si può più tollerare, come Cisl, che chi ha responsabilità gestionali e politiche, come nel caso dell’Atm o delle altre aziende partecipate, non sappia cosa fare e a chi rivolgersi anche per incassare somme dovute».
Non rimane che affidarsi, ancora una volta, al prefetto Alecci, come avvenuto già con la questione rifiuti. «E’ urgente subito smettere con l’attesa della Provvidenza esterna o dell’amico politico di turno per affrontare e risolvere problemi strutturali che invece devono vedere protagonisti quanti ricoprono responsabilità amministrative e politiche nei vari settori». Si recuperino in fretta, dunque, le risorse per pagare gli stipendi fino a fine anno. E poi? «Si attivi – affermano Bernava e Testa – sotto la regia e il coordinamento del Prefetto, un lavoro operativo che coinvolga commissario, presidente dell’Atm e organizzazioni sindacali per definire azioni necessarie per liberare l’azienda da sprechi, inefficienze e ricercare produttività e nuovi servizi che possano portare reddito aggiuntivo ai contributi comunali e regionali e un pieno e produttivo utilizzo di tutto il personale disponibile».
