Gli aumentano la pigione e lui distrugge la casa e aggredisce i Carabinieri

Gli aumentano la pigione e lui distrugge la casa e aggredisce i Carabinieri

Redazione

Gli aumentano la pigione e lui distrugge la casa e aggredisce i Carabinieri

mercoledì 08 Aprile 2009 - 14:18

L'uomo si era barricato in casa e si è arreso dopo diverse ore

Poteva sfociare in tragedia vera e propria la disperazione di un operatore ecologico di Taormina. Problemi economici e qualche affanno a tirare su una famiglia composta da moglie e tre figli lo hanno indotto ieri a barricarsi nella sua abitazione di Trappitello e sfasciare l’appartamento a colpi d’ascia.

La padrona di casa gli aveva comunicato l’aumento della pigione di otto euro al mese e gli aveva chiesto 42 euro di arretrati.

Così Giuseppe Puglisi, 36 anni operatore ecologico in sevizio al comune di Castelmola, ha avuto una reazione inconsulta. In preda all’ira si barricato in casa e, dopo essersi arreso, ha picchiato alcuni Carabinieri. L’uomo è stato arrestato con le accuse di danneggiamento aggravato, minacce e resistenza a pubblico ufficiale.

Pugliesi, dopo l’ennesima discussione con la padrona di casa, si è rinchiuso nel suo appartamento ed ha cominciato a spaccare tutto a colpi d’ascia. Ha danneggiato mobili e finestre, gli infissi e tutto quello che gli è capitato a tiro. Nel frattempo qualcuno aveva avvertito i Carabinieri che hanno circondato il palazzo. Proprio in quel momento si sono udite delle detonazioni. Puglisi, infatti, ha esploso cinque colpi con una pistola scacciacani che deteneva in casa. Alla fine,dopo lunghe trattative con i Militari, l’uomo si è arreso. E’ uscito di casa con le mani in alto e si è lasciato bloccare. All’ospedale Sirina i medici si sono subito resi conto che l’operatore ecologico era visibilmente ubriaco. In serata è stato condotto in caserma dove ha ripreso ad andare in escandescenze. Puglisi ha cominciato ad inveire finchè cinque Carabinieri non sono riusciti a fermarlo. Ma due di loro sono rimasti feriti e sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale Sirina. Solo la notte in camera di sicurezza ha calmato i bollori di Puglisi che ora rischia di pagare caro la sua giornata di follia.

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