Buche “assassine” e strade dimenticate nel -cuore- di Messina

Buche “assassine” e strade dimenticate nel -cuore- di Messina

Redazione

Buche “assassine” e strade dimenticate nel -cuore- di Messina

mercoledì 04 Marzo 2009 - 11:59

Una posizione geografica da far invidia, ma in giro per la città solo inciviltà e inefficienza

Storie di ordinaria inefficienza. Questa la sintesi di quanto ogni giorno si verifica in città, tanto in pieno centro quanto nelle zone periferiche dove uomini e donne, armati di buona pazienza, oltre che aver a che fare con i loro personali problemi, si trovano a superare gli ostacoli che, nel vero senso della parola, incontrano lungo le strade della città. Due casi quelli ci sono stati segnalati e che riteniamo giusto proporvi che, c’è da scommettere, non sono di certo gli unici né tantomeno gli ultimi.

Protagonista del primo episodio, Marco Olivieri addetto stampa del Cesv che nella mattinata di ieri, come lui stesso racconta, appena sceso dalla macchina ha improvvisamente avvertito un dolore lanciante alla caviglia: referto medico, tre settimane di ingessatura per il piede e possibilità di muoversi solo con le stampelle. Motivo dell’infortunio una buca nel bel mezzo della strada, per le precisione di fronte il palazzo dell’Inps. Una tragedia sfiorata solo per un pelo visto al posto di Olivieri ci sarebbe potuta essere la moglie di quest’ultimo, incinta al nono mese di gravidanza.

Il secondo caso è invece quello di un commerciante di via Macrì Marco Amato, che definisce i proprietari di negozi o abitazioni collocati nelle traverse meno trafficate della città “figli di un Dio minore”. Uno sfogo quello del cittadino, derivante, non a caso, da un’esperienza personale, quella cioè di non vedere mai passare, o quasi mai, un operatore ecologico nei dintorni del proprio negozio: «Le foto che ho inviato testimoniano lo stato in cui versa la via Macrì, proprio stamattina (già da diverso tempo è così), piena di spazzatura. C’è anche qualcuno che si -scoccia- di arrivare fino ai cassonetti, quindi può permettersi il lusso di lasciare i propri rifiuti in mezzo alla strada..So benissimo che l’80 per cento della città è invasa di rifiuti, ma non ho il tempo di fare foto dappertutto (altrimenti lo farei volentieri). Ci tengo a sottolineare che il netturbino, quando passa, spesso pulisce solo le vie principali (e sottolineo -quando passa-).»

Una situazione che non merita certo ulteriori commenti e che, ci teniamo anzi a ribadire, rappresenta nient’altro che la punta di un iceberg…di inciviltà e vergogna.

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