L’istituto Seguenza non ci sta e passa al contrattacco. La preside, Maria Rosaria Mangano, nega che all’interno della scuola ieri si sia verificato un caso di bullismo. Smentisce che un 14enne della prima I sia stato aggredito e picchiato da quattro compagni di classe che hanno pure filmato la scena con il telefono cellulare.
Stamattina il dirigente scolastico dell’istituto ha convocato i genitori degli studenti coinvolti nella vicenda. Ma al Seguenza sono giunti anche Carabinieri e Polizia per ricostruire l’accaduto ed accertare eventuali responsabilità. Ma, intanto il padre del ragazzino, un noto avvocato messinese, stamattina non ha presentato alcuna denuncia.
Secondo la prima ricostruzione l’aggressione sarebbe scattata durante la ricreazione per cause ancora da chiarire. I quattro avrebbero avvicinato il compagno di classe e lo avrebbero picchiato. Poi gli avrebbero sbattuto più volte la testa contro il banco facendolo crollare esanime sul pavimento. Tutta l’azione, com’è ormai consuetudine fra gli adolescenti, sarebbe stata filmata con il telefono cellulare da uno dei quattro. Nessuno sarebbe intervenuto in aiuto del 14enne. In classe non c’erano professori e sono strati i bidelli ad intervenire per primi. E nessuno avrebbe chiesto l’intervento delle forze dell’ordine o di un’ambulanza. E’ stata la madre dello studente picchiato, avvertita dalla preside, a giungere a scuola ed a rendersi conto delle condizioni del figlio. E’ stata lei stessa a trasportarla al pronto soccorso del Piemonte dove i medici gli hanno riscontrato trauma cranico e contusioni varie ed una prognosi di otto giorni.
Oggi però la preside Mangano fornisce un’altra versione. Il ragazzo sarebbe stato solo spinto da alcuni compagni nel cambio d’ora e solo accidentalmente sarebbe caduto urtando contro il banco procurandosi una contusione. Poi però la preside spiega che alcuni compagni avrebbero aggredito il ragazzo fuori dai locali scolastici. La professoressa Mangano puntualizza che il ragazzo è stato soccorso puntualmente dal medico scolastico presente nell’istituto e subito dopo è stata avvertita la madre che ha portato via con se il ragazzo. I ragazzi sono stati poi identificati ed i loro genitori prontamente avvisati. Di tutto ciò si discuterà nel consiglio di classe del tre marzo.
