Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di dissequestro delle società dell’imprenditore Luciano Milio, sequestrate nell’ambito dell’inchiesta Clean Valley. 16 le sigle societarie, che ruotano intorno alla principale Ecoturistica, intestate a 15 persone complessivamente, tra i familiari e i soci storici dell’imprenditore orlandino, finite nel mirino della magistratura per una presunta truffa a fondi ex 448/92 di circa 3 milioni e mezzo di euro.

Il Riesame ha respinto in todo le richieste dei difensori, confermando così il decreto di sequestro per equivalente, siglato dalla procura di Patti ed eseguito dalla Polizia tributaria di Palermo all’inizio dello scorso ottobre. La stessa Procura aveva eseguito anche il sequestro preventivo del complesso turistico -La mia valle-, la struttura attorno alla quale ruotano gli accertamenti della magistratura, sia di Patti che di Palermo. Il Riesame aveva però accolto la richiesta di dissequestro dello stabile, ad esclusione del solo stabile -il Castagno-, il 22 ottobre scorso.

Della vicena si interresa ora anche la politica. L’onorevole Angelo Lomaglio, di Sinistra Democratica, ha presentato un’interrogazione ai Ministri dello sviluppo economico e agli Interni riguardante, in particolare, il finanziamento concesso alla società Ecoturistica srl. Nel documento, il parlamentare chiede di sapere se sussistono ancora le condizioni che hanno portato all’erogazione dei contributi per la realizzazione dell’impianto turistico-alberghiero “La Mia Valle- a Capo d’Orlando e, in caso contrario, quali iniziative intendano assumere i Ministri in direzione della revoca dei provvedimenti adottati, a tutela dell’interesse pubblico e del rispetto della legalità .

Più in generale l’on. Lomaglio chiede che venga reso noto lo stato di attuazione, in Sicilia, della Legge 488/92 sui contributi alle attività produttive.