Chiusa l'inchiesta sulla pedofilia nella zona nord: indagate 11 persone

Chiusa l’inchiesta sulla pedofilia nella zona nord: indagate 11 persone

Chiusa l’inchiesta sulla pedofilia nella zona nord: indagate 11 persone

lunedì 12 Luglio 2010 - 14:40

Quattro devono rispondere di induzione alla prostituzione ed atti sessuali con minori, altri sette di atti osceni in luogo pubblico

Indagini chiuse per l’operazione Seppia, l’inchiesta della Squadra Mobile che l’anno scorso portò alla luce un giro di pedofilia che aveva il suo quartier generale tra il Baby Park e le Case Basse di Paradiso.

Il sostituto procuratore Stefano Ammendola ha inviato i relativi avvisi ad 11 persone. Fra queste le quattro arrestate a dicembre con l’accusa di aver adescato bambini e di averli costretti a compiere atti sessuali regalando in cambio qualche spicciolo ma anche dolci e figurine di calciatori.

Molti di questi episodi raccapriccianti sono stati filmati grazie alle telecamere nascoste della Polizia. Di induzione alla prostituzione minorile ed atti sessuali con minori devono rispondere.Marcantonio Russo, 34 anni, il pescatore dilettante ritenuto il capo del gruppo, il pensionato Giuseppe Oliva, 66 anni, l’unico ad essere sposato, l’impiegato dell’Enel Salvatore Raciti, 41 anni ed il disoccupato Claudio Cisco, 45 anni. Per quanto riguarda gli altri sette indagati l’accusa è di atti osceni in luogo pubblico in quanto sono stati filmati mentre in auto si appartavano con altri uomini nello spiazzo che si trova alle spalle del Baby Park e della Villa Sabin.

L’inchiesta era stata avviata nel febbraio 2009 grazie all’intuito di un genitore che aveva denunciato e fatto arrestare Marcantonio Russo. L’uomo capì che il figlio di nove anni era finito su una brutta strada un giorno in cui tornò a casa con 25 euro in tasca, delle caramelle ed alcune figurine di calciatori. Alle domande del genitore il piccolo rispose che gliele aveva dato un uomo che aveva conosciuto al campo di calcetto e che in cambio si faceva baciare sul petto. La Polizia risalì a Russo e lo arrestò. Poi in casa sua gli agenti trovarono decine di fotografie in cui l’uomo era immortalato mentre intratteneva rapporti sessuali con minori. Russo teneva anche un diario in cui annotava tutti gli incontri e i nomi dei bambini ai quali assegnava anche un voto e le specialità. Gli investigatori capirono che dietro Russo si muoveva una rete di pedofili ben organizzata. Partirono le indagini che a dicembre portarono all’arresto dei tre complici e qualche mese dopo di due minorenni che avevano il compito di procacciare i ragazzini. Gli uomini della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Marco Giambra, scoprirono che in mano al gruppo erano finiti almeno 5 maschi e 2 femminucce in età fra 9 e 14 anni.

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