Si è chiuso il “Natale degli Angeli”. Perplessità tra i lettori. Soddisfazione, invece, da Palazzo Zanca

Si è chiuso il “Natale degli Angeli”. Perplessità tra i lettori. Soddisfazione, invece, da Palazzo Zanca

Si è chiuso il “Natale degli Angeli”. Perplessità tra i lettori. Soddisfazione, invece, da Palazzo Zanca

sabato 08 Gennaio 2011 - 10:35

Chiudiamo il sondaggio sugli addobbi e le iniziative natalizie: al 62 per cento dei lettori di Tempostretto non sono piaciuti. Elvira Amata: «Ho avuto riscontri diversi. Fiore all’occhiello: l’albero di piazza Cairoli. Da non ripetere: l’illuminazione a piazza Cairoli»

Mettere tutti d’accordo è sempre impresa possibile. Non c’è riuscito nemmeno il “Natale degli Angeli”, il tema scelto quest’anno dall’amministrazione comunale come comune denominatore di iniziative e addobbi di queste festività. Per strada abbiamo ascoltato commenti discordi: mi piace, non mi piace, un po’ sì un po’ no, anche se in generale, questa è l’impressione, è stato comunque apprezzato il tentativo del Comune di proporre qualcosa di diverso. Il sondaggio che invece abbiamo proposto su Tempostretto.it ha dato un responso piuttosto netto: per il 62 per cento dei 1133 lettori intervenuti, dunque secondo poco più di 700, il “Natale degli Angeli” è da bocciare. Sono poco meno della metà, 308 (pari al 27,2 per cento) quelli che invece si dicono pienamente soddisfatti. Secondo il 9,1 per cento, infine, pari a poco più di 100 lettori, l’idea è originale, ma sarebbe piaciuto di più qualcos’altro. L’assessore all’Arredo urbano Elvira Amata si dice stupita del risultato del sondaggio: «Per la verità i commenti che ho ascoltato in giro sono tutti positivi, fatta eccezione per qualche caso. Ad esempio gli addobbi di via Garibaldi: lì l’idea originaria era diversa, poi abbiamo dovuto ridurre le dimensioni delle luminarie e il risultato, devo dire, non è stato granché. Altra cosa che mi è piaciuta poco, l’illuminazione organizzata in alcune vie dai commerciati. L’anno prossimo sarà necessario un maggiore raccordo con l’Amministrazione. Per il resto penso che abbiamo creato addobbi eleganti, sobri. Cosa dire di piazza Cairoli? Di piazza Unione Europea? Dell’illuminazione di Palazzo Zanca? Del Palacultura?».

All’assessore Amata chiediamo qual è l’esperimento da ripetere a tutti i costi e quale, invece, quello da cassare immediatamente: «Da ripetere a tutti i costi, l’albero ecologico. Ho gradito molto, tra l’altro, che anche nelle piazzette tematiche si sia seguita questa linea. E’ una questione di educazione ambientale, con l’Amministrazione che deve dare per prima l’esempio, e poi credo che anche il risultato estetico sia stato migliore rispetto agli altri anni. La cosa da non ripetere? Via Garibaldi. Proprio brutta».

A caratterizzare questo Natale sono state anche e soprattutto le dodici sculture realizzate da altrettanti artisti messinesi. Quasi una provocazione, se vogliamo, specie laddove sono state collocate in punti dove queste statue sembravano “intrusi” immersi nella quotidianità fatta di auto incolonnate, smog nell’aria e semafori accesi. Si è dato spazio agli artisti messinesi, e questo è meritorio. Ma proprio questo ha fatto capire una cosa: che gli spazi, in questa città, sono ormai ridotti all’osso.

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