Quattro anni e venti giorni di reclusione. Questa la sentenza emessa
dalla Corte d’Assise d’Appello per Alessia Micalizzi la ragazza che nel marzo 2006 sfregiò con un taglierino una coetanea davanti ad una panineria di via Giordano Bruno. La ragazza, all’epoca ventenne, fu arrestata per tentato omicidio, reato poi derubricato in lesioni gravissime.
I fatti risalgono al 27 marzo del 2006 quando le due ragazze, che si contendevano lo stesso uomo, si incontrarono davanti al locale pubblico.
Dopo i primi insulti volarono calci e pugni finchè la Micalizzi estrasse dalla tasca un taglierino e colpì la ragazza al volto, al collo ed al petto. Poi fuggì mentre la rivale veniva trasportata in ospedale.
Alessia Micalizzi, che trascorse la notte fuori casa, fu arrestata il giorno successivo. Quando rincasò nella sua abitazione di via Del Santo per cambiarsi gli abiti sporchi di sangue fu bloccata dai Carabinieri.
La ragazza ferita fu sottoposta ad un delicato intervento di chirurgia plastica al Policlinico e le vennero applicati 220 punti di sutura.
Alessia Micalizzi fu condannata a 4 anni dalla Corte d’assise.