Il presidente Ivo Balndina illustra i pregi di uno strumento protagonista di un convegno che si terrà venerdì 19 ottobre
Il suo acronimo è MAC, e sta ad indicare il Mercato Alternativo del Capitale cui le piccole e medie imprese possono fare riferimento per affrontare le nuove sfide prospettate dal mercato.
Di questa importante novità per le aziende si occuperà un convegno organizzato da Confindustria Messina. previsto dopodomani, venerdì 19 ottobre, ore 15.30 al Salone della Borsa della Camera di Commercio alla presenza di Ivo Blandina, presidente di Confindustria Messina, Enzo Musmeci, presidente della Camera di Commercio, Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, Umberto De Rose, presidente di Confindustria Calabria. I lavori saranno aperti da Fabrizio Viola, Direttore Generale della Banca Popolare di Milano. A seguire gli interventi di Claudio Poli (Senior Consultant PRO MAC), Fabio Cassi (vice presidente Confindustria Messina), Massimo Turcato (Responsabile Equità & Capital Market Banca Akros) e di Giovanni Natali (A.D. Investimenti e Sviluppo Spa). Le conclusioni del convegno sono state affidate a Ettore Artioli, vice presidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno.
Ma che cos’è il Mac? “Si tratta di un Sistema di Scambi Organizzati riservato agli investitori professionali – ci ha spiegato Ivo Blandina, presidente di Confindustria Messina – la cui finalità è quella di aiutare le piccole e medie imprese ad accedere al mercato di capitale di rischio. E’, dunque, una sorta di mercato mobiliare sul quale possono essere collocate le azioni delle piccole e delle medie imprese. Ciò fa sì che la struttura finanziaria delle stesse venga rafforzata senza incidere sulla struttura organizzativa dell’impresa o sulla governance, giacché l’imprenditore rimane a capo della sua azienda-.
– Qual è la finalità del convegno?
“Più che di un convegno si tratta di un vero e proprio incontro di lavoro volto ad illustrare agli imprenditori i vantaggi di un Mercato Alternativo di Capitale che è stato aperto da poco e che deve essere ancora conosciuto. Attualmente, v’è una sola azienda quotata in borsa, ma speriamo che presto ve ne siano molte di più-.
– Perché il Mac è così vantaggioso?
“Perché sino adesso il ricorso all’indebitamento è stato lo strumento più scelto dagli imprenditori, ma le disposizioni di “Basilea 2- rendono quest’accesso sempre più difficoltoso-.
– Ci aiuta a capire cos’è il “Basilea 2-?
“E’ un accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. In base ad esso gli istituti di credito dei paesi aderenti devono accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito assunti. Le banche, dunque, devono classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di rating sempre più sofisticate; pertanto, l’applicazione dell’accordo può tradursi in minor credito alle imprese più rischiose e a tassi più elevati.
Il Mac, invece, consente alle società di entrare in un mercato in cui gli unici operatori sono gli investitori istituzionali e le regole da seguire sono meno stringenti rispetto a quelle previste per chi si quota sul listino ufficiale di Borsa. Una possibilità assolutamente interessante per una realtà che si “nutre- principalmente di piccole e medie imprese-.
Per partecipare al convegno è necessario iscriversi consultando il sito www.confindustria.messina.it
