Questo il tema dell'incontro tenutosi lunedì scorso nell'ambito del orso Donne, Politiche, Istituzioni. In ricordo della professionista Lucia Natoli

Il ricordo di Lucia Natoli è stato parte integrante dell’incontro tenutosi qualche giorno addietro nell’ambito del corso Donne – Politiche – Istituzioni.

Si è voluto parlare della professionista, cancellando per un attimo quella vicenda terribile che ha fatto sì che la Natoli venga ricordata dai più solo come una delle vittime dei roghi di Patti.

“Una donna che, come ha ricordato nel suo intervento la dottoressa Luisa Barbaro, ha contribuito con il suo impegno alla nascita dei consultori familiari a Messina, avvenuta nel 1975 in seguito alla pressione del movimento delle donne, per andare incontro all’esigenza di sviluppare attività di prevenzione e promozione della salute in campo riproduttivo-.

Da allora i consultori hanno lavorato tanto e sono stati soggetti a quell’evoluzione che ha contraddistinto la società, ma per il futuro ancora molto possono fare: “Certamente, prosegue la Barbaro, soprattutto per riorientare le attività.

Il Consultorio è una struttura di quartiere, primo e fondamentale osservatorio della realtà socio economica e sanitaria del territorio, prezioso avamposto per l’analisi dei bisogni e quindi per la pianificazione di interventi e la elaborazione di strategie per la salute della donna e quindi dell’infanzia.

L’obiettivo è quello di una struttura che risponda ad esigenze sanitarie ma soprattutto di salute e per produrre salute, ed è necessario che vi sia una politica programmata sui bisogni, sull’accoglienza, in modo che gli operatori svolgano un ruolo di cerniera tra il dentro ed il fuori, tra l’ospedale ed il territorio, tra l’inquietudine dell’ignoto e la rassicurazione del conosciuto-.