Deragliamento treno: “Mancano gli standard di sicurezza-. A denunciarlo i “Macchinisti uniti- dell'Or.S.A

Deragliamento treno: “Mancano gli standard di sicurezza-. A denunciarlo i “Macchinisti uniti- dell’Or.S.A

Deragliamento treno: “Mancano gli standard di sicurezza-. A denunciarlo i “Macchinisti uniti- dell’Or.S.A

venerdì 21 Dicembre 2007 - 08:58

Si sta lavorando ancora per cercare di liberare dai detriti la tratta ferroviaria compresa tra Taormina e Letojanni, dopo la frana che l’altro ieri ha provocato il deragliamento del treno Espresso 1930.

Dopo i moniti avanzati ieri da Cisl – Fit, ecco arrivare l’amara constatazione dei “Macchinisti Uniti- dell’Or.S.A., i quali affermano che “altri incidenti similari si sono succeduti in Sicilia, molte le denuncie che si sono levate a più voci, molte le promesse arrivate da parte di politici sempre pronti fare la loro parte, però la cultura del “Gattopardo- si ripropone, i siciliani si vedono costretti a vivere impotenti gli eventi.

Le obsolete linee ferroviarie, anche per l’orografia del territorio siciliano, necessitano di particolare attenzione e la dovuta prevenzione, compresi i tempi d’intervento del SSN, diventa elemento essenziale per la sicurezza degli utenti e dei lavoratori. Ciò fa a pugni con i processi di ristrutturazione aziendale del Gruppo FS che, in un contesto di liberalizzazione del mercato, guarda all’abbattimento del costo del lavoro come unica via percorribile con la conseguente riduzione di personale.

Nello specifico, si ritiene doveroso sottolineare che, pur essendo il presidio ospedaliero di Taormina a pochi chilometri dal luogo del deragliamento, i soccorsi sono arrivati con un certo ritardo; a detta di alcuni testimoni, circa un’ora dopo l’accaduto. Tutto ciò anche se comprensibile, data la natura del luogo dell’incidente, non rientra nei canoni di legge previsti per il soccorso al personale dei treni; infatti, le norme sul primo soccorso prevedono tempi molto più contenuti che per i centri urbani arrivano ad un massimo di otto minuti.

Non si può tacere sulla preoccupazione dei macchinisti sempre più convinti che la sicurezza è indissolubilmente legata alla presenza umana sui locomotori, visto che nuovi sistemi definiti di “sicurezza- non bastano ad evitare il peggio.

Come sindacato non vogliamo essere e non possiamo essere complici di un omertoso silenzio che vedrà in un prossimo futuro il trasporto ferroviario in Sicilia ridotto ai minimi termini sia nella qualità che nella quantità del servizio offerto, preso atto che solo dopo alcuni giorni dell’entrata in vigore dell’ultima offerta commerciale di Trenitalia, per cause contingenti, i cittadini residenti nella parte centro-orientale dell’isola si vedono privati di circa diciotto treni pendolari che seguono cronologicamente lo “scippo- operato l’estate scorsa di ben undici treni a lunga percorrenza.

Non possiamo accettare che il trasporto ferroviario in Sicilia, i lavoratori e l’utenza siano penalizzati da assenze imbarazzanti che relegano i siciliani tutti a condizioni di vassallaggio politico ed economico rispetto al “Sistema Italia-.

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