Il presidente Piero Caminiti solidale con i residenti della zona, rivolge un invito anche ai giornalisti: «Scrivete meno del ponte sullo Stretto e dedicate più attenzione a questi problemi»
L’ennesima chiusura della statale 114 all’altezza di Capo Scaletta a causa dello smottamento provocato dal maltempo dei giorni scorsi, fa esplodere la rabbia non solo dei residenti del piccolo comune ionico ma anche dei rappresentanti istituzionali. A parlare è infatti il presidente de consiglio comunale di Alì Terme Pietro Caminiti che rivolge solidarietà ai cittadini, cui esprime piena vicinanza per quanto accaduto giovedì sera.
«Colgo l’occasione per dire che è arrivato il momento di dire Basta. Basta ai soldi spesi fino ad oggi nel Capo Alì e nel Capo Scaletta che non hanno
assolutamente risolto alcunché. Mi chiedo – afferma il presidente – non sarebbe stato più opportuno attuare un progetto valido per la risoluzione definitiva del problema?».
Un’-accusa- ben precisa quella lanciata da Caminiti contro la spreco e la cattiva utilizzazione del denaro pubblico:«Penso all’immane tragedia sfiorata che sarebbe potuta capitare a ciascuno di noi che transitiamo spesso in questo tratto di strada, ignari del costante pericolo che incombe su di essa». Un invito il presidente lo rivolge anche ai giornalisti: «Sarebbe più opportuno dedicare un po’ di spazio in più a queste problematiche invece di dedicare intere pagine al ponte sullo stretto».
Ancora una volta, dunque, una soluzione si spera possa arriverà dai corridoi del palazzo del governo, dove mercoledì è previsto un incontro con il prefetto Francesco Alecci. Caminiti, intanto, di concerto con i sindaci di Scaletta, Itala e Alì Terme si dice intanto prono ad intraprendere qualsiasi iniziativa.