Il segretario regionale dell'Orsa torna sulla vicenda dei cinque marittimi condannati in contumacia per interruzione di servizio
Mariano Massaro (nella foto), segretario regionale dell’Orsa, è preoccupato. “Sì, preoccupato per l’aria giustizialista che in questo momento si respira in città-.
La dichiarazione è chiaramente riferito alla vicenda dei cinque marittimi che sono stati condannati in contumacia per avere interrotto il pubblico servizio nel corso di una manifestazione programmata dal sindacato.
“Saranno appagati, a questo punto – prosegue Massaro – anche certi organi d’informazione che da tempo troneggiano contro gli scioperi selvaggi e invocano ordine e obbedienza…
Giustissimo, le regole esistono e vanno rispettate ma devono essere rispettate da tutti!!!
Adesso ci aspettiamo lo stesso accanimento contro gli amministratori di Messina Ambiente che stanno per trasferire a Messina l’esperienza della mondezza di Napoli e che la condanna in contumacia riguardi anche gli amministratori che hanno trascinato al fallimento all’Atm.
Vogliamo vedere sul banco degli imputati i dirigenti di RFI e Trenitalia che hanno di fatto isolato la Sicilia dal resto del Paese costringendo fino ad oggi migliaia di persone a scendere dai treni, bagaglio alla mano, per attraversare lo Stretto con mezzi di fortuna ed aspettiamo il processo per chi ha comprato, con soldi pubblici, le due carrette del mare-Budelli e Razzoli- che giornalmente espongono a rischio l’incolumità dei passeggeri e degli equipaggi.
Siamo, altresì, in attesa di conoscere i provvedimenti intrapresi contro chi ha permesso la navigazione di unità navali nelle pericolose condizioni denunciate dalla trasmissione televisiva “Le Iene-.
Sono meno gravi queste mancanze? Non si tratta di interruzione del pubblico servizio e della continuità territoriale? Chi ha mai pagato per questo? Chi ha mai denunciato questi reati???
Lo ha fatto l’OrSA in tutte le sedi competenti, ma i “tutori della legge- e il “giornalismo d’inchiesta- al momento sono troppo impegnati nella caccia al rom, all’immigrato ed al lavoratore fannullone, la casta può dormire sonni tranquilli-.
