Secondo i dipendenti i manager della società hanno tutelato solo gli interessi della proprietà

Necessario un incontro con il prefetto Francesco Alecci. A richiederlo, con la massima urgenza, i segretari di Filcem Cgil, Gaetano Morabito, di Femca Cisl Stefano triboli e di Uilcem Carlo Caruso, per la mancata campagna di rilancio della società da parte dei manager della Ichi Srl, ex Pectine Industria Spa, nonostante le promesse fatte ai lavoratori.

I sindacati, appoggiati dalla Rappresentanze Sindacali Aziendali e dai dipendenti della Ichi, denunciano comportamenti assunti da parte dei vertici aziendali, esclusivamente destinati a garantire gli interessi della proprietà. “In questo periodo di crisi economica mondiale – sostengono i sindacati – che si somma alla crisi del settore chimico che oramai si protrae da anni, era logico attendersi una politica rivolta alla difesa del consolidato in attesa di tempi migliori per poter rilanciare l’azienda-.

Nella speranza di tempi migliori, i lavoratori hanno infatti accettato di sottoscrivere un cosìdetto Contratto di Solidarietà che ha determinato una riduzione di stipendi ed orari di lavoro. Ma l’azienda, denunciano i sindacati, a fronte di tale “sacrificio-, “tutt’altro che rispondere attivandosi sul mercato per trovare lo spazio dove collocare la propria produzione, ha attivato un processo di suddivisione del pacchetto azionario della società, con relativi acquisti e cessioni di rami d’azienda-. Il silenzio nel quale, inoltre, si è chiusa la società dopo la recente e ultima richiesta di incontro inoltrata dalle rappresentanze sindacali, con una grave ricaduta sui lavoratori e le loro famiglie, ha spinto quets’ultimi a richiedere un confronto con il prefetto.

(foto Dino Sturiale)