Stamattina presentati i nuovi programmi di cooperazione tra le tre università
Conferenza stampa stamattina nella Sala Cannizzaro dell’Università, per presentare i programmi di cooperazione per l’anno 2008 tra le Università di Messina, di Cordoba e della Virginia Commonwealth.
Presenti il vice Rettore del nostro Ateneo Pio Anastasi e il Preside di Scienze Politiche Andrea Romano, il Prof. Manuel Torres per l’università spagnola e i Prof. Herbert Newson e Peter Kirkpatrick per quella statunitense.
Sono stati illustrati diversi progetti che vedranno protagonisti studenti e docenti di questi atenei nel trienno 2008/2011, eventi organizzati grazie al Centro Studi del Mediterraneo che ha sede a Villa Pace.
Si partirà con un grande convegno sul tema: “Mediterraneo: un mare di cultura-, che si terrà a Cordoba il 14 e 15 giugno 2008 e nel quale verranno anche commemorate le vittime del terremoto del 1908 che ha colpito la nostra città.
Sono in cantiere anche diverse nuove Summer School, oltre a quelle già esistenti; in Scienze odontoiatriche, in Idrobiologia marina e delle acque dolci, ma anche collegate al Diritto e alle scienze politiche.
Per gli studenti poi, previsto un corso di lingua inglese che si terrà a Richmond a costi vantaggiosissimi. Un mese e mezzo, vitto, alloggio e testi a soli 1700 euro circa.
Sempre nella città americana è prevista per il 2009 una grande conferenza sulle “regole della nutrizione-, che tratterà aspetti politici, culturali, religiosi, economici e ovviamente anche bioalimentari.
Entusiasta di questa due giorni il prorettore Anastasi che ha sottolineato come “al di fuori dello stretto rapporto scientifico/didattico, il rapporto umano ha un posto di rilievo in questa ‘alleanza accademica’. Bisogna sottolineare che Messina è finalmente al centro di un grande network, che porta prestigio a tutta la città e che potrebbe in un futuro non molto lontano attrarre investimenti-.
Felici per l’accoglienza anche i rappresentanti delle due università straniere, il prof. Newton ha evidenziato “che non si parlerà solo di collaborazione tra docenti, ma anche tra tutti gli attori del mondo universitario e che l’impegno istituzionale è stato preso a lungo termine-, mentre lo spagnolo Torres crede fermamente che “è importante fare comunità oltre che cultura e questa collaborazione ne è un esempio evidente-.
(foto di Dino Sturiale)
