Nulla da fare. Neanche l’incontro di oggi con i vertici di Messinambiente è riuscito a sciogliere il -nodo stipendi-, che così continuerà a -stringere- la città verso l’emergenza rifiuti. Da stasera infatti, i lavoratori della società che si occupa della raccoltà saranno in assemblea permanente e ciò vuol dire che non effettueranno il regolare servizio. Questo per manifestare il proprio dissenso per il mancato pagamento delle mensilità, ma anche per l’assenza assoluta di risposte.
-Totale indisponibilità di garantire gli emolumenti ai 520 dipendenti-. Ecco cosa si sono sentiti rispondere sindacati e lavoratori da Messinambiente nel faccia a faccia di questa mattina con il direttore generale Sindoni.
-A questo punto – spiega Enzo Testa della Fit Cisl – chiediamo l’intevento del prefetto Alecci, affinché intervenga per la risoluzione di quella che ormai è un’emergenza a tutti gli effetti. Come ho detto anche ieri, secondo me questa situazione poteva essere benissimo evitata impiegando in altro modo il milione e trecento mila euro che Messinambiente ha ricevuto dall’Ato. Si potevano pagare gli stipendi ed avere così un mese per convocare le parti e confrontarsi sulla vicenda. Ed invece niente, a pagare sono sempre i lavoratori e i cittadini-.
Per i sindacati ci sono tutte le condizioni per chiedere le dimissioni dei vertici di Messinambiente, che si sono rivelati non in grado di garantire gli stipendi nonostante un accordo firmato nei mesi scorsi con il quale Comune, Ato e Messinambiente si erano impegnati al pagamento delle spettanze nei tempi contrattualmente previsti.
Al momento non è sciopero, ma è come se lo fosse. Se non arriveranno buone notizie i lavoratori sono pronti ad organizzarsi ed incrociare le braccia nei prossimi giorni. Intanto l’immondizia dovrebbe rimanere lì dov’è.
