Molini Gazzi, continua il presidio, parte la raccolta firme

Molini Gazzi, continua il presidio, parte la raccolta firme

Molini Gazzi, continua il presidio, parte la raccolta firme

venerdì 11 Luglio 2008 - 15:11

Un'azienda che ha resistito al terremoto e ai bombardamenti rischia di essere affossata dall'indifferenza

Ha resistito al terremoto del 1908, ai bombardamenti della Grande Guerra. Adesso l’azienda dei Molini Gazzi rischia di perdere l’ultima sua grande battaglia, per questo i lavoratori chiedono l’ausilio dei cittadini per vincerla.

«Continua il presidio dei lavoratori ai Molini Gazzi – scrive Enzo Cocivera, segretario generale della Cgil Flai di Messina – dove è stata avviata una raccolta firme (presto on-line sulle nostre pagine) a sostegno della lotta contro la chiusura dello stabilimento e per la salvaguardia dei posti di lavoro dei ventisette dipendenti».

«Con un appello ai cittadini messinesi – prosegue Cocivera – i lavoratori chiedono una firma per evitare la chiusura dello storico stabilimento industriale. La Molini Gazzi è un’azienda che già dal 1884 lavora nel comparto della produzione di farine e semola per uso alimentare, e che ha resistito alla devastazione del terremoto del 1908 ed ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Uno stabilimento, unico in Sicilia, con due impianti distinti dalla capacità produttiva complessiva di 300 tonnellate al giorno per la macinazione del grano duro e tenero (in Sicilia esistono solo due impianti per la lavorazione del tenero). Un’attività che per oltre 120 anni ha rappresentato la migliore tradizione della città producendo semola per noti pastifici messinesi e siciliani e farina per i panifici della città, della provincia e della regione».

«Un’azienda che ha rappresentato il vanto della città grazie anche alla professionalità ed all’esperienza dei lavoratori – conclude Cocivera – spesso tramandata da padre in figlio. Un’esperienza che rischia di interrompersi e per scongiurare la quale i lavoratori si rivolgono ai messinesi chiedendone la firma ed il loro sostegno nella lotta. Messina non può permettersi la chiusura di nessuna delle poche realtà produttive sulle quali si regge una parte importante della sua economia».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007