E’ al regime del 41 bis dallo scorso 21 dicembre. Giuseppe Mulè,(nella foto) il pluriergastolano catturato a Scafati, lo scorso 8 dicembre, dopo tre mesi di latitanza, è al regime del carcere duro. Lo ha chiesto ed ottenuto il pm della Dda, Giuseppe Verzera, nell’ambito dell’inchiesta Ghost 2, l’indagine della Squadra mobile sull’estorsione ad un panettiere del rione Annunziata, che ha portato all’arresto della compagna storica di Mulè, Floriana Rò. Il boss di Giostra, quindi, ha perso i benefici che gli erano stati concessi per le sue condizioni di salute. Nonostante la diagnosi di Aids, su cui la magistratura nutre forti dubbi, Mulè è quindi al regime del carcere duro, dietro le sbarre di Rebibbia. Il Gip Giovanni De Marco, che ha siglato l’ordinanza custodiale dell’operazione Ghost, ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dal difensore del boss, l’avvocato Nunzio Rosso.
