Sono state rinviate a giudizio cinque persone indagate nell”operazione Epistola, l’inchiesta della Squadra Mobile di Messina che smantellò il gruppo capeggiato da Marcello D’Arrigo. Quest’ultimo avrebbe continuato ad impartire gli ordini ai suoi uomini dal carcere di Gazzi.
Oggi il Gup Maria Teresa Arena ha rinviato a giudizio, oltre a D’Arrigo, i fratelli Giuseppe e Giovanni Mastronardo, Letteria Sturniolo e Mariarosa Scoglio, con le accuse di associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione. Dovranno comparire il prossimo 20 febbraio davanti ai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale.
Il gup ha accolto le richieste del sostituto della DDA Giuseppe Verzera ma ha prosciolto gli indagati dalle accuse di traffico di droga e da un caso di detenzione di armi.
Secondo l’accusa D’Arrigo impartiva ordini ai suoi uomini dal carcere di Gazzi, mediante una fitta rete di pizzini e messaggi. A tradirlo, nell’ottobre 2005, una lettera impartita dagli investigatori con la quale D’Arrigo forniva alcune indicazioni per la gestione degli affari illeciti. Immediatamente venne trasferito nel carcere dell’Aquila e ristretto al regime del 41 bis.