Si è chiuso con tre condanne e tre assoluzioni il processo per i sei imputati dell’operazione Montagna che avevano chiesto di essere giudicati col rito abbreviato dal Gup di Messina, Daria Orlando. Quattro anni e 8 mesi e l’assoluzione da un’accusa di furto per il tortoriciano Giuseppe Costanzo Zammataro; 5 anni e 4 mesi per il “mediatore degli appalti per i ristrettesi-, Nicolò Frasconà Cantalanotte, di Capizzi; 3 anni e 4 mesi per Benedetto Traviglia, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Assoluzione invece per gli imprenditori Filippo Cardaci, Antonio e Tindaro Lamancusa. Tutti e si gli imputati che avevano scelto l’abbreviato sono stati assolti dal capo d’accusa 19, legato all’appalto per la metanizzazione dei Nebrodi.

Il sostituto procuratore della Dda, Fabio d’Anna, lo scorso 12 maggio aveva chiesto per tutti la condanna.

L’operazione -Montagna- scattò il 22 marzo del 2007 quando i carabinieri del Comando provinciale arrestarono decine di affiliati alla famiglia malavitosa di Ristretta ed al clan dei Batanesi di Tortorici.