Convocato per domani un incontro urgente con il sindaco Buzzanca e il direttore generale Caruso
Mantenere i 121 posti letto e la qualifica di Presidio Ospedaliero per l’emergenza di 2°livello.
I sindacati non tornano indietro e, nonostante la riorganizzazione prevista dalla Regione, chiedono ufficialmente di “confermare al centro della città una struttura sanitaria in grado di offrire ai cittadini adeguate prestazioni sanitarie e di emergenza urgenza-.
Cgil, Cisl e Uil invitano in particolare a “salvaguardare il polo materno infantile e tutte le eccellenze e le professionalità esistenti”.
Questa è la conclusione a cui è giunta l’Assemblea dei lavoratori , che si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna dell’Ospedale Piemonte.
Le sigle sindacali ritengono “necessario non smantellare l’ospedale” e osteggiano la “riduzione a meno di 70 posti letto in attesa del contemporaneo consolidamento dei padiglioni 4-5 e 6-.
-Bisogna procedere con gradualità – sottolineano – ristrutturando e consolidando i padiglioni uno per volta mantenendo nel frattempo l’operatività configurata nel piano aziendale proposto dalla Direzione Generale-.
“Relativamente ai costi – scrivono ancora i sindacati – secondo quanto sarebbe emerso dalle conclusioni della commissione tecnica (dipartimento ingegneria università –dipartimento comunale protezione civile-genio civile), il consolidamento di un padiglione costerebbe circa 900.000 euro e quindi l’impegno finanziario è pienamente compatibile con le risorse preventivate che graverebbero in parte sui bilanci della protezione civile e dell’Assessorato Regionale”.
Durante l’Assemblea di stamattina, i sindacati hanno infine deciso di convocare un incontro urgente col sindaco, Giuseppe Buzzanca, e il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte, Armando Caruso, al fine di concordare un vertice congiunto con l’Assessore Regionale alla Sanità per avere risposte certe e definitive sulla sorte del Piemonte.