Poste italiane, niente straordinari per un mese a partire dall' 8 settembre

Poste italiane, niente straordinari per un mese a partire dall’ 8 settembre

Poste italiane, niente straordinari per un mese a partire dall’ 8 settembre

giovedì 04 Settembre 2008 - 08:40

E' la prima azione di sciopero stabilita da Slp Cisl, Failp Cisal e Ugl Com. Intanto Gioveni (Pd) denuncia disservizi postali della Tnt

Un mese senza prestazioni straordinarie. E’ questa la forma di sciopero decisa dalle segreterie nazionali di Slp Cisl, Failp Cisal e Ugl Com per i lavoratori di Poste Italiane, che non andranno oltre il loro orario ordinario dall’ 8 settembre al 7 ottobre. Una decisione, si legge in una nota, che «giunge al termine di un lungo periodo nel quale l’Azienda si è ostinata a non dare risposta alle rivendicazioni sindacali, che riguardano le difficili condizioni di lavoro del settore recapito e sportelleria, la carenza di personale, l’eccessivo ricorso alle trasferte e la mancata rivalutazione del salario legato alla produttività (Premio di Risultato)».

«Particolarmente grave – si legge ancora – è poi la situazione a Messina e provincia: siamo stati testimoni di una lunga estate di distacchi, di proteste della clientela, di notevole impegno per garantire l’apertura degli sportelli e permettere a tutti di usufruire delle ferie estive contrattualmente previste: tutto questo è sufficiente a dimostrare l’insufficienza del personale applicato negli Uffici Postali, ma qualcuno non vede tutto ciò, ed ora ci vengono a dire che siamo in esubero. Secondo i calcoli aziendali ci sarebbero 8 lavoratori in esubero nella Filiale di Messina 1 e circa 25 in quella di Messina 2. A questi si aggiungerebbero altri 17 lavoratori del locale Centro Contabile, che dovrebbe essere chiuso, con le lavorazioni spostate a Palermo. Per finire, la ventilata riunificazione delle due Filiali porterebbe ad un’altra decina di esuberi, per un totale che supererà i 50 lavoratori».

I sindacati avvertono che durante questo mese potranno verificarsi disagi per la clientela, invitata «a sostenere l’iniziativa che è posta in essere anche a supporto dei disagi che è costretta a subire proprio per i problemi alla base della nostra vertenza congiunta».

I DISSERVIZI DI TNT: NIENTE BOLLETTE DELL’ENEL A CAMARO SAN PAOLO

E a proposito di Poste, è Libero Gioveni (nella foto), consigliere Pd della III Circoscrizione, a denunciare disservizi nei quali «stavolta Poste Italiane S.p.A. non c’entra nulla». O meglio, secondo Gioveni l’azienda una colpa l’avrebbe: «quella di essersi fatta preferire, da parte della società ENEL, ad un altro operatore di servizi postali: la “TNT POST-, il primo soggetto privato concorrenziale a Poste Italiane nato in Italia nel 1998 e che in Sicilia ha sede solo nelle città di Catania e Palermo. La vicenda ha veramente dei contorni “burleschi-. Già da diversi mesi l’ENEL ha deciso di colpo di affidare il servizio di distribuzione delle bollette in buona parte della città non più a Poste Italiane ma, appunto, al gruppo privato TNT POST. Una delle zone che copre TNT POST è quella di Camaro San Paolo, forse una delle poche in città dove la posta è sempre stata recapitata con precisione ed in tempi ragionevolmente brevi».

«Da quando, però, il servizio viene gestito da questo nuovo operatore – afferma Gioveni – le bollette ENEL non vengono più recapitate in tempo, bensì dopo la scadenza. Ai clienti che non sono, per così dire….-nati con la camicia-, delle “agognate- bollette ancora, a distanza di mesi, non vi è neppure l’ombra. Risulta facile immaginare il trambusto che si è venuto a creare per questa paradossale vicenda che coinvolge centinaia di famiglie di….Messina centro. Gli uffici postali, infatti, sono divenuti autentici…-centralini- per le continue proteste degli utenti, ma la risposta fornita dagli impiegati non può che essere la stessa: “il servizio di distribuzione delle bollette ENEL non compete più a noi!-».

«E l’ENEL cosa dice? Tace, anzi pretende e…..-taglia-. L’Ente ha pensato bene di interrompere il servizio di erogazione dell’energia». Gioveni ha dunque inviato una missiva urgente a ENEL S.p.A. (con tanto di esposto alla Procura), chiedendo « di affidare nuovamente a Poste Italiane il servizio di distribuzione delle bollette o, in subordine, di diffidare la società TNT POST per i numerosi disservizi e disagi creati, riparando così, con la consegna puntuale della posta, a quanto finora spiacevolmente provocato».

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