Precari Policlinico: sindacati spaccati, sit-in a oltranza. Domani l'incontro con Mira

Precari Policlinico: sindacati spaccati, sit-in a oltranza. Domani l’incontro con Mira

Precari Policlinico: sindacati spaccati, sit-in a oltranza. Domani l’incontro con Mira

giovedì 27 Dicembre 2007 - 13:08

La Cisl chiede lo scorrimento della graduatoria, la Cgil protesta davanti agli uffici dell'amministrazione e pretende il rinnovo dei contratti

La questione dei precari del Policlinico rischia di diventare una guerra fra poveri, se di fatto non le già. E che si sia giunti alla fine dell’anno senza che nulla sia stato risolto, semmai con una confusione esponenzialmente aumentata, la dice lunga. Per domani è stato annunciato un nuovo incontro con il commissario Antonio Mira, un incontro definito dalla Cisl «inutile, tardiva, addirittura provocatoria», ma comunque una sorta di “ultimo appello-, dopo il quale, se la questione non verrà risolta in maniera definitiva, «verranno esperite azioni legali» nei confronti dello stesso commissario. Il quale da questa mattina alle 5 si ritrova davanti alla porta, ma solo metaforicamente perché non è a Messina, i precari sostenuti dalla Cgil, in sit-in di fronte all’ingresso del Padiglione L, quello dell’amministrazione, ad oltranza fino a veri e propri chiarimenti. Il tutto mentre nei saloni della Cisl si teneva un’assemblea degli altri precari, i quali sostengono con forza lo scorrimento della graduatoria piuttosto che la concessione di una nuova proroga. Due posizioni diverse, due interpretazioni quasi opposte dello stesso caso, con un “nemico- comune, il commissario Mira, che continua a temporeggiare nonostante abbia ottenuto risposta il quesito che lui stesso aveva inviato all’assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla, il quale ha chiarito che è impossibile concedere un’ulteriore proroga al contratto di lavoro a tempo determinato che scade fra quattro giorni, il 31 dicembre. La posizione difesa dalla Cgil difende il mantenimento in servizio degli ausiliari con contratto a termine, in attesa della loro stabilizzazione, mentre il punto di vista portato avanti dalla Cisl ritiene non applicabili nell’immediato le norme citate dalla Cgil, mancando le previste indicazioni regionali in materia, e sostengono che si debba «senza “ma- e senza “se-» far scorrere la graduatoria.

Così si è arrivati ad una sorta di punto di non ritorno. Secondo Maurizio Bernava, segretario provinciale della Cisl, «il Policlinico continua a essere terra di abusi e di illegalità». Si chiede Bernava nel suo “preavviso di inizio procedura legale- «quale meccanismo perverso, quale intreccio diabolico ha potuto consentire il mantenimento di questa esplosiva situazione di stallo, che in modo illegittimo si protrae dallo scorso mese di luglio?». Il segretario della Cisl, insieme al responsabile pubblico impiego Bruno Zecchetto, dice senza mezzi termini che il commissario «ha fallito su tutta la linea», e che se «le sue decisioni-indecisioni sono frutto di volontà esterne che hanno “blindato- tale situazione, allora hanno fallito, così come hanno fallito suoi eventuali suggeritori». Sì alla stabilizzazione, dunque, ma nel rispetto di quanto previsto dalle leggi. Bernava preannuncia dunque un’azione legale, e non esclude che, qualora domani la situazione dovesse rimanere in stallo, di rivolgersi ancora una volta al prefetto Francesco Alecci.

«Noi non chiediamo una proroga – chiarisce il segretario provinciale della Cgil Franco Spanò – ma semplicemente che venga rispettata la legge regionale per la quale questi lavoratori sono stati assunti nell’ambito triennale, e cioè il rinnovo dei contratti. Il commissario Mitra è fortemente condizionato dalla posizione sbagliata dell’assessore Lagalla. Noi siamo per la stabilizzazione di tutti, la stessa Università ha stabilizzato i propri dipendenti amministrativi. E non va dimenticato che i precari del Policlinico hanno un contratto con l’Università. Quella dello scorrimento della graduatoria è una soluzione che noi riteniamo illegittima, perché nessuna norma lo prevede. Due leggi, invece, quella regionale e la Finanziaria, prevedono la stabilizzazione. Noi siamo qui in sit-in – conclude Spanò, attorniato da lavoratori – perché vogliamo chiarezza dal commissario, e non ce ne andremo finché non la otterremo».

Domani mattina ci sarà dunque un nuovo capitolo di questa triste saga. Sarà quello decisivo? «La politica divide ciò che il sociale e il sindacato unisce» sostiene Bernava. Il problema è che quando anche il sindacato è diviso, significa proprio che siamo alla frutta.

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