“Un rene per la vita-, al via la missione dei medici dell'Asmev in Eritrea

“Un rene per la vita-, al via la missione dei medici dell’Asmev in Eritrea

“Un rene per la vita-, al via la missione dei medici dell’Asmev in Eritrea

sabato 12 Gennaio 2008 - 11:15

Primo traguardo del progetto “Un rene per la vita- organizzato dai medici dell’Asmev, l’Associazione dei medici volontari per i paesi in via di sviluppo. Stamane un gruppo di volontari costituito da Gabriele Germanò (presidente dell’Asmev), Franco Romeo (vice presidente), Roberto Pititto, Giancarlo Carravetta, Francesco Zaccone e dallo studente di Medicina Valerio Basile è partito per Asmara per portare 4 reni artificiali che consentiranno di aprire un centro di dialisi per acuti e di fornire cure ed assistenza ad almeno 300 persone ogni anno. Fondata nel 1997 da due medici del Papardo, Gabriele Germanò e Franco Romeo, l’Asmev ha sempre contraddistinto il proprio operato con un forte impegno nei paesi africani, puntando soprattutto alla formazione di personale locale. L’ultimo dei progetti, arrivato in porto anche grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Bonino-Pulejo che ha donato uno dei reni artificiali, dell’Azienda Papardo che ha offerto numerosi farmaci introvabili in Eritrea ed alla raccolta di donazioni da parte di privati è appunto il progetto “Un rene per la vita-. Un particolare toccante è che uno dei quattro reni artificiali destinati al Centro emodialico è stato donato dalla famiglia Galeso di Gioia Tauro, in memoria di Maria Galeso Gemelli, prematuramente scomparsa. “Questo progetto -dichiara Gabriele Germanò- è stato suggerito dai medici della nostra Associazione, che in missione ad Asmara hanno potuto verificare che in tutta l’Eritrea non esiste assistenza emodialitica neanche per gli acuti. Il progetto è consistito nel reperire i fondi necessari all’acquisto di quattro macchine di rene artificiale, che adesso stiamo portando ad Asmara-. Visto che tra gli scopi principali dell’Asmev c’è anche la formazione di personale locale che fornisca assistenza continua alla popolazione, l’Associazione ha anche istruito e preparato il personale medico e paramedico da inviare in Eritrea (quello che parte oggi è il primo dei gruppi di medici volontari previsti) per avviare l’emodialisi fino a quando medici ed infermieri eritrei non saranno autonomi. E proprio per rafforzare la presenza medica nel territorio, a maggio dell’anno scorso due infermiere indicate dal Ministro della Salute dell’Eritrea sono venute a Messina per oltre due mesi e dietro accreditamento dell’Associazione hanno svolto praticantato emodialitico presso il Policlinico Universitario.

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