Rfi non risponde all'appello, la richiesta ora è di spostare la vertenza sui tavoli regionale e nazionale

Rfi non risponde all’appello, la richiesta ora è di spostare la vertenza sui tavoli regionale e nazionale

Redazione

Rfi non risponde all’appello, la richiesta ora è di spostare la vertenza sui tavoli regionale e nazionale

martedì 07 Aprile 2009 - 07:38

Indignazione e sconcerto da parte dei sindacati per l'assenza dei responsabili Fs all'incontro convocato ieri da Buzzanca: «E' un atteggiamento inaccettabile sintomo o di arroganza o di protezione politica» afferma Oceano (Cgil)

Solo una lettera. Si è “materializzata” in questo modo la presenza/assenza dei responsabili del gruppo Ferrovie dello Stato all’atteso incontro, (atteso a questo punto solo da sindacati e lavoratori), convocato dal sindaco Giuseppe Buzanca per discutere della vertenza Stretto. Una vertenza che i vertici di Rfi-Bluvia, nella persona dell’ing. Filippo Palazzo, direttore del Settore Navigazione, hannp “liquidata” attraverso un comunicato “ufficiale”, “recitato” dal primo cittadino all’uditorio che affollava la sala giunta di Palazzo Zanca, e in cui sono state spiegate le ragioni dei cambiamenti nei trasporti da e per la Sicilia da parte del gruppo FS.

Ragioni che sono però da subito apparse insufficiente a tutti i rappresentanti sindacali e allo stesso primo cittadino che avrebbero forse preferito avere con l’ing. Palazzo un confronto diretto e non certo uno contraddittorio a senso unico. Ennesimo buco nell’acqua, dunque, sul fronte del trasporto su rotaia, ma certezza quella sì: spostare la questione a livello regionale e nazionale., cercando di ottenere un pizzico di quell’attenzione finora richiesta ma mai conquistata.

Chiara a tal proposito l’intenzione del sindaco Buzzanca che, come hanno immediatamente affermato i segretari di OrSa, Fast e Sap, Massaro, Giannetto e Bongiorno, potrà contare sull’appoggio incondizionato delle sigle sindacali, che intanto si preparano allo sciopero in programma per giorno 20 aprile dalle 9 alle 17. Nient’altro che una falsità poi, secondo i sindacati, le parole dell’ing. Palazzo in merito alla mancanza di ripercussioni sui livelli occupazionali relativi ai ferrovieri con contratto a tempo determinato, che al contrario, secondo i rappresentanti sindacali «continueranno a subire pesanti conseguenze». Dello stesso avviso il segretario generale della Cgil Lillo Oceano che non manca di sottolineare i disagi subiti anche dall’ altra parte, quella cioè degli utenti: «L’azienda che si è permessa di non presentarsi al tavolo di confronto è la stessa che da mesi – afferma la Cgil – altera i dati sui passeggeri impedendo l’accesso alle carrozze ferroviarie al fine di abbassare il numero di viaggiatori trasportati per chilometro dando così l’idea che le corse attualmente garantite siano sufficienti a soddisfare le richieste dell’utenza».

Tutti concordi dunque nello stigmatizzare l’atteggiamento assunto da Rfi: «Se un’azienda a totale capitale pubblico – conclude Oceano – si permette di non presentarsi a un tavolo convocato dal sindaco, o si è molto arroganti o si gode della protezione politica». La politica proprio quella a cui adesso lavoratori e rappresentanze sindacali chiedono adesso un intervento concreto e determinante al fine di spostare la vertenza a livello nazionale.

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