La Rodriquez estende la cassa integrazione a tutti i dipendenti

La Rodriquez estende la cassa integrazione a tutti i dipendenti

Redazione

La Rodriquez estende la cassa integrazione a tutti i dipendenti

venerdì 03 Aprile 2009 - 13:24

La Cisl: «Decisione unilaterale, a rischio 150 posti dell'indotto». La Uil: «Ulteriore atto di arroganza». La Cgil: «E' la vertenza simbolo, la città scenda in piazza»

La Rodriquez ha esteso il provvedimento di Cassa Integrazione, che una settimana fa aveva coinvolto 46 lavoratori, a tutti i dipendenti, che in totale sono 94. Lo hanno deciso i vertici dell’azienda adducendo come motivazione le manifestazioni di protesta degli ultimi giorni. Dura la reazione di tutto il mondo sindacale. «Ancora un calcio alle speranze e al futuro della Rodriquez. Ulteriore testimonianza delle reali intenzioni della IMMSI, quella di chiudere il Cantiere di Messina», affermano i rappresentanti della Cisl e della Fim Cisl. I segretari Tonino Genovese, Vincenzo Cambria e Antonino Alibrandi parlano di decisione «che si commenta da sola».

«Nessun confronto con le Organizzazioni sindacali – proseguono – nessun confronto con le Istituzioni. La testimonianza che il signor Colaninno è venuto a Messina con la tavola apparecchiata dalla precedente proprietà, ha pranzato al tavolo della Rodriquez con la commessa dell’Oman e adesso va via senza pagare il conto». Secondo la Cisl la disponibilità manifestata dalla proprietà nella stessa comunicazione che annuncia la Cassa Integrazione «è una frase fine a sé stessa. Le Istituzioni, a cominciare dal prefetto e dal sindaco sino a tutta la rappresentanza parlamentare messinese e alla città, si rendano conto che lo scippo del marchio Rodriquez è più vicino che mai». Secondo Genovese, Cambria e Alibrandi il dramma della possibile chiusura della Rodriquez va oltre e porta con sé ulteriori conseguenze: «E’ chiaro che questo porterà al collasso tutte le piccole aziende che ruotano nell’indotto. A rischio ci sono almeno altri 150 posti di lavoro. Questa città non se lo può permettere».

Parlano di «un ulteriore atto di arroganza» il segretario generale della Uil Costantino Amato e il segretario provinciale della Uilm Pasqualino Rizzo: «Contrariamente a quanto affermato dall’azienda nella nota inviata anche alla prefettura – denunciano il segretario generale della Uil e il segretario provinciale della Uilm – i lavoratori non hanno effettuato alcun blocco visto che i dipendenti non in cassa integrazione esercitano il loro sacrosanto diritto di protesta riunendosi in assemblea permanente e garantendo l’accesso al cantiere a chiunque. Non vorremmo – spiegano Amato e Rizzo – che la posizione strumentale della Rodriquez nei confronti delle aziende dell’indotto e quindi la eventuale sospensione di alcune lavorazioni dipendesse non dall’ipotetico blocco ai cancelli ma dai crediti che queste ditte vantano nei confronti dell’azienda per gli stati di avanzamento fatturati».

Secondo Lillo Oceano, segretario generale della Cgil, «ci vuole veramente una grande faccia tosta per scrivere al prefetto dopo avergli impedito di convocare un Tavolo di mediazione 15 giorni fa. Un’azienda – prosegue Oceano- che da giorni, e anche con questa nota, fa di tutto per mettere i lavoratori dell’indotto e i propri dipendenti gli uni contro gli altri, che ha negato alle istituzioni locali e anche al sindacato qualunque confronto sul Piano industriale per avere così mano libera nel seguire le proprie strategie decise non qui, a Messina, ma al nord, altrove. Quella della Rodriquez- rileva Oceano- è diventata il simbolo di tutte quelle vertenze che vedono la città di Messina e la sua provincia trattate come terra da depredare».

Infine Enzo Sgrò, segretario generale della Fiom, sottolinea l’atteggiamento intimidatorio contenuto nella nota: «Si brandisce l’estensione della Cassa integrazione a tutti i lavoratori come legittima reazione alle proteste di chi vuole difendere il proprio posto di lavoro e che da giorni chiede notizie sul futuro dell’azienda e riceve solo no comment. Se davvero l’Immsi vuole aprire un dialogo col sindacato inizi col presentare un Piano industriale credibile e concreto».

Dal segretario della Cgil Oceano arriva la proposta «a Cisl e Uil e a tutta i messinesi una grande manifestazione cittadina, che unisca tutti, lavoratori e non, per rivendicare la dignità della nostra città contro l’arroganza di certe aziende e di certi politici che pensano che Messina sia terra di conquista, senza diritti, senza peso, senza voce».

(foto Dino Sturiale)

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