Sciopero contro la riorganizzazione Telecom annunciato da Cgil Cisl e Uil

Sciopero contro la riorganizzazione Telecom annunciato da Cgil Cisl e Uil

Redazione

Sciopero contro la riorganizzazione Telecom annunciato da Cgil Cisl e Uil

martedì 10 Marzo 2009 - 11:05

I sindacati giudicano negativamente gli incontri avuti in questi mesi con l’azienda: la protesta fissat per venerdì 13

Da dicembre 2008 in poi si sono svolti tra Azienda e organizzazioni sindacali incontri relativi al piano industriale2009-2011 : presentazione delle linee guida, riorganizzazione customer, riorganizzazione Technology Operation , riorganizzazione aree di staff fino all’utimo di febbraio che aveva come scopo quello di completare gli approfondimenti relativi alle ricadute dello stesso. La valutazione rispetto a tutto ciò è stata assolutamente negativa ed ha portato alla proclamazione dello sciopero di venerdì 13 Marzo per l’intero turno per le motivazioni che seguono.

Per quanto concerne le linee di sviluppo il piano si muove in una logica esclusivamente finanziaria con la vendita addirittura di alcuni assetti ritenuti strategici fino ad alcuni mesi fa vedi Sparkle, Germania, Cuba e Olanda. Si presenta tutto in forma contraddittoria tra gli obiettivi che l’azienda dichiara e le scelte economiche ed organizzative che poi annuncia. L’obiettivo che l’azienda dichiara , e che è legato al miglioramento della qualità nei confronti del cliente, del recupero di una migliore customer satisfaction , si scontra con la scelta di riorganizzazione dei Customer e l’uscita di migliaia di lavoratori. La riduzione delle sedi ( 22 su 99 ) con relativa mobilità territoriale ci fa pensare che se questa è la logica ASSURDA nel quale l’azienda si muove nessuno può ritenersi escluso anche se non immediatamente toccato dal momento che tutto nasce dal fatto che l’operatore di Telecom Italia ha un costo complessivo ( del lavoro ed industriale) molto più alto rispetto ad un lavoratore in outsourcing.

Nell’ambito Aoda ( 1254) , settore per il quale l’azienda dichiara di non essere più in grado di sostenere la perdita costante , dichiarano oltre ai 1205 esuberi già dichiarati ulteriori tagli di 470 unità senza peraltro far capire quali sono le volontà aziendali rispetto a questo servizio. In ambito tecnico , l’obiettivo dichiarato legato ad una maggiore penetrazione della Banda Larga e relativi servizi è sconfessato da un calo di risorse per 900 milioni di euro proprio sulla manutenzione dell’attuale rete in rame e per la diffusione delle nuove tecnologie in centrali e aree attualmente non coperte o con evidenti problemi. Il nuovo piano presentato propone ulteriori tagli per il personale oggi presente in attività di Delivery e Assurance ponendo invece obiettivi più alti di produttività ed abbattimento degli SLA , anche in base ad accordi con AGCOM. Anche la valorizzazione dell’informatica e dell’IT è contraddetto dall’internalizzazione di attività a basso valore mentre si continua per le attività pregiate tipo nuova piattaforma Crm a ricorre a consulenze esterne.

Il piano prevede poi tutta una serie di manutenzioni e tagli di personale anche relativamente alle Aree di Staff, Sales e Distribution, Directory Assistance

In riferimento alla questione occupazionale quindi ai 5000 esuberi già dichiarati, per la quale è già stato sottoscritto un accordo di mobilità volontaria, se ne sono aggiunti ulteriori 4350 . “E’ chiaro che tutto ciò porta a fare delle considerazioni logiche cioè , l’Azienda ancora una volta punta solo ed esclusivamente a ridurre il costo del lavoro con un modello organizzativo che invece di porsi l’obiettivo di guardare al futuro e di rilanciare l’azienda con un piano industriale vero , punta solo a ridurre costi e personale. Per tutto ciò, e dal momento che nessuno è escluso, crediamo che sia importante manifestare il proprio dissenso attraverso l’adesione massiccia da parte dei lavoratori della nostra provincia allo sciopero”.

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