E’ in corso lo sciopero nazionale dei medici e dei dirigenti della sanità pubblica indetto dai sindacati. Sono garantite le urgenze, mentre sono a rischio visite ed esami diagnostici e anche interventi chirurgici negli ospedali e nei presidi territoriali dell’Asl, con una previsione di circa 5 milioni mancate prestazioni mediche. Le richieste dei sindacati riguardano il rinnovo del contratto scaduto due anni fa, l’inserimento in Finanziaria di un emendamento sulla rivalutazione dell’indennità di esclusività e la stabilizzazione dei precari. Non sciopereranno oggi, come inizialmente previsto, gli anestesisti rianimatori dell’Aaroi, i radiologi e i laboratoristi dell’Umpsed, la cui protesta è stata rinviata al 10 dicembre.
Nonostante i timori della vigilia, non si registrano particolari disagi a Messina, dove lo sciopero non ha avuto una larga adesione, e l’attività sanitaria procede più o meno nella norma.
