Il sistema di sicurezza della navigazione sullo Stretto da oggi in funzione a pieno regime

Il sistema di sicurezza della navigazione sullo Stretto da oggi in funzione a pieno regime

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martedì 31 Luglio 2007 - 17:06

Il Ministro Bianchi in città: dopo la tragedia del Segesta si volta pagina

Da oggi il sistema radar Vts di Forte Ogliastri entrerà a pieno regime, 24 ore su 24. Meno di 10 milioni di euro per assicurare la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina, che entro settembre dovrebbe essere perfezionata anche con l’introduzione di nuove rotte e un sistema di “round around-. Lo ha annunciato il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, tornato in riva allo Stretto stamattina: -Dopo la collisione del 15 gennaio tra il Segesta jet e la Susan Borchard, nella navigazione dello Stretto é cambiata l’organizzazione. Abbiamo dichiarato tutta la zona di interesse particolare, e ora stiamo studiando nuove rotte e un regolamento per metterle in atto. Da domani intanto sarà operativo il nuovo Vts-. Ai radar già presenti a Forte Ogliastri dal primo luglio se ne sono aggiunti altri tre forniti dalla Selex Sistem Finmeccanica per un costo che in questa seconda fase è costato quasi di 10 milioni. “Rispetto agli altri Vts nazionali è stata anticipata la fase due, già in programma per tutti gli altri sistemi di controllo del traffico in mare- ha spiegato il comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Samiani – Si tratta dell’integrazione del controllo radar e telematico Vts con il sistema Ais, automatic identification sistem a onde radio, che metterà gli operatori in condizione di seguire le traiettorie e visualizzare tutti i dati d’ogni nave-. Come anticipato a giugno da Samiani, inoltre, a breve entrerà in vigore una separazione tra corridoi -costieri-, per le imbarcazioni da pesca e da diporto, e corridoi -longitudinali- per l’attraversamento nord-sud e sud-nord. Entro la fine dell’anno dovrebbe comunque essere completato il programma di adeguamento del sistema di controllo per la navigazione. Un sistema che, se fosse stato attivo, avrebbe forse potuto evitare la tragedia del 15 gennaio scorso, con un bilancio di 4 morti e centinaia di feriti.

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