Torrente Santo Stefano. Materiale scaricato nel greto di una già pericolosa fiumara

Torrente Santo Stefano. Materiale scaricato nel greto di una già pericolosa fiumara

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Torrente Santo Stefano. Materiale scaricato nel greto di una già pericolosa fiumara

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lunedì 05 Ottobre 2009 - 10:25

Abbiamo sentito “non è il momento di fare polemiche”. Ma nell’emergenza non se ne può crearne un’altra

In un articolo precedente, avevamo accennato ad una decisione che non ci sembra la più sensata e avevamo anche scritto che non è il caso di polemizzare su scelte che vengono attuate in momenti di emergenza come quella che sta vivendo la nostra città. Ma purtroppo, spinti dai continui squilli del nostro cellulare non possiamo trascurare le ripetute richieste, che divengono sempre più insistenti, ad un accenno di cattiva gestione dell’emergenza.

Riceviamo le lamentele di un gruppo di residenti che sin da avant’ieri continuamente ci sollecitano, a noi che poco possiamo fare tranne che rendere nota la questione all’opinione pubblica, un intervento per far finire quello che si sta mettendo in atto alla foce del Torrente Santo Stefano.

Infatti, si sostiene che lì si sta dando inizio alla futura tragedia tutta messinese. Alla foce del torrente, ormai da tre giorni continua il via vai di camion che, alla faccia di qualsiasi forma di sicurezza, scaricano tutto il materiale di risulta lì dove spesso l’ampia fiumara che parte dalle colline che sovrastano il paese di Santo Stefano ha tracimato creando non poche complicazione a chi su quella parte di territorio ha tutti i suoi averi.

Proprio in quel punto è stata costruita una bretella di collegamento che anni fa, quando il ponte nelle strada che costeggia la ferrovia è stato dichiarato inagibile, era divenuta l’unica via di collegamento più breve per giungere nei villaggi di Santa Margherita, Santo Stefano, Mezzano e Runci. Lì, ci dicono, e non possiamo visti i fatti tralasciare l’argomento, si stia costruendo quello che tra giorni, settimane, mesi, speriamo mai, sarà la prossima tragedia della città dello stretto.

Montagne di materiale stanno di fatto ostruendo per buona parte lo sfogo a mare delle acque che dalle colline scende a valle. Quella fiumara, tempo addietro è tracimata nella zona alta, proprio nel paese di Santo Stefano, che ha subito ai tempi notevoli danni. Questo evento ha portato l’amministrazione di allora ad una rapida messa in sicurezza degli alvei sia nella parte alta del torrente e sia dove ora, di nuovo, il materiale tolto anni fa, ricompare per una, come la definiscono i residenti che ci hanno chiamato, scellerata scelta. A qualcuno questo non è andato giù.

Non vorremmo certo creare ulteriori polemiche ma dedicare due righe a quella che potrebbe, ci auguriamo mai, a distanza di qualche mese diventare la prossima tragedia ci sembra il minimo che possiamo fare.

Occorre trovare altri luoghi dove depositare il materiale venuto giù da Giampilieri. Lì, siamo d’accordo coi residenti, si sta costruendo la prossima distruzione di massa.

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