Non era mai accaduto nell’Italia del sud che venisse effettuato un sequestro cautelativo per reati tributari. Lo hanno fatto gli uomini della Guardia di Finanza di Milazzo che hanno sequestrato beni per 118.000 euro ad un imprenditore nei confronti del quale è scattata la segnalazione alla Procura di Barcellona.

Il provvedimento, richiesto dal sostituto procuratore Olindo Canali, ha già superato il vaglio del Tribunale del Riesame che ha confermato il sequestro per la cifra che corrisponde ai reati accertati dopo l’entrata in vigore della nuova previsione normativa.

Due anni di indagini hanno consentito alle Fiamme Gialle di scoprire redditi non dichiarati per oltre 2.700.000 euro, quasi 700.000 euro di elementi negativi di reddito non deducibili, IVA dovuta pari ad oltre 550.000 euro e l’emissione di oltre un milione di euro di fatture per operazioni inesistenti. Oltre questo sarebbero state accertate false fatture per quasi 100.000 euro.

Per questi fatti la Finanza ha denunciato il rappresentante legale, un uomo di 84 anni, per truffa ai danni dello Stato.

Le indagini sono partite nel 2007 quando la Guardia di Finanza ha avviato una verifica fiscale nei confronti di un imprenditore edile di Milazzo. Gli investigatori si sono resi conto di aver scoperto una “cartiera-, cioè un’azienda creata ad arte per occultare i ricavi di un’altra.

Dai collegamenti economico finanziari registrati è emerso senza alcun dubbio il rapporto che legava la cartiera con un’altra azienda operante nel milazzese con identico oggetto sociale. Scattate le indagini anche su questa seconda impresa per i finanzieri è stato semplice accertare l’enorme evasione fiscale ed ottenere il sequestro dei beni