Truffa degli specchietti retrovisori: cinque catanesi dal gup

Truffa degli specchietti retrovisori: cinque catanesi dal gup

Truffa degli specchietti retrovisori: cinque catanesi dal gup

venerdì 06 Giugno 2008 - 12:04

Prendevano di mira anziani automobilisti. Saranno giudicati con il rito abbreviato

Prendevano di mira anziani automobilisti per strappargli pochi euro con la cosiddetta truffa dello specchietto retrovisore.

Il 10 luglio compariranno davanti al gup Daria Orlando per essere giudicati con il rito abbreviato cinque catanesi che risponderanno di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e violenza privata.

Si tratta di Salvatore e Giuseppe Restivo, di 28 e 21 anni di Biancavilla, Salvatore Restivo, 40 anni di Adrano, Angela D’Amico, 19 anni anche lei di Adrano e Vincenzo Di Giovanni, 24 anni di Biancavilla.

Gli appartenenti all’organizzazione si trovano ai domiciliari dopo essere finiti nei mesi scorsi nella rete dei Carabinieri che avevano raccolto numerose di denunce e notato l’aumento di questi singolari incidenti stradali.

Ai cinque catanesi il sostituto procuratore Vito Di Giorgio contesta ben 11 casi commessi a Messina e provincia fra aprile e novembre 2007.

Di solito i truffatori agivano in coppia. Parcheggiavano la loro auto con lo specchietto retrovisore già danneggiato. Poi quando transitava un anziano simulavano l’incidente. Lo rincorrevano e spiegavano che con lo specchietto della sua macchina aveva colpito e rotto quello della loro auto. Quasi sempre riuscivano nell’intento di farsi consegnare il denaro, somme fra i 35 ed i 150 euro. E quando le vittime non avevano contanti pagavano perfino in assegni. Un sistema rapido e sicuro. In un caso però si è andati anche oltre. Salvatore Restivo e Vincenzo Di Giovanni ad Orto Liuzzo dopo aver colpito con un bastone la Ford Orion di un anziano lo hanno inseguito protestando per un presunto impatto con la loro auto. Ma il pensionato questa volta non ha abboccato e si è allontanato,. Ma i due a bordo di una Fiat Stilo lo hanno raggiunto e dopo avergli tagliato la strada lo hanno costretto a fermarsi facendosi consegnare 180 euro. In un altro caso sono stati i monaci del santuario di Lourdes di viale Regina Margherita a accorgersi della truffa in atto proprio sotto i loro occhi, a riprendere tutto con una telecamera ed a consegnare il filmato ai Carabinieri.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007