L’Ugl chiede un tavolo di concertazione sui trasporti nello Stretto

L’Ugl chiede un tavolo di concertazione sui trasporti nello Stretto

L’Ugl chiede un tavolo di concertazione sui trasporti nello Stretto

lunedì 10 Gennaio 2011 - 15:42

Al centro tre poblematiche in particolare: il pendolarismo, la Metroferrovia e i treni a lunga percorrenza

Un tavolo di concertazione sui trasporti per Messina e l’area metropolitana dello Stretto, con al centro le questioni del pendolarismo, della Metroferrovia e dei treni a lunga percorrenza. A chiederlo, con una nota ufficiale inviata il 5 gennaio scorso al ministro dei Trasporti Altero Matteoli, l’Unione territoriale del lavoro di Messina, Politiche Giovanili, dell’Ugl. Tra i destinatari, oltre a Matteoli, anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo, l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Carmelo Russo, il presidente del C.d.A. di Ferrovie dello Stato Lamberto Cardia, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e il presidente del C.d.A. di Rfi Dario Lo Bosco (che è anche presidente, va ricordato, dell’Autorità portuale di Messina.

Tema del tavolo di concertazione, dunque, i trasporti a Messina ed il diritto alla mobilità. Tra le tante criticità presenti nel settore del trasporto ferroviario, l’Ugl, con il segretario alle Politiche giovanili Felice Panebianco, ne mette in risalto fondamentalmente tre. «La prima – afferma – riguarda la figura dei pendolari dello Stretto: quotidianamente migliaia di cittadini, soprattutto lavoratori e studenti universitari, percorrono la tratta Messina – Reggio Calabria/Villa San Giovanni e viceversa. E’ da segnalare che l’ultima corsa della Metromare è alle ore 19.35, e che quindi il servizio risulta inefficiente per i tanti pendolari che ogni giorno devono attraversare lo Stretto».

«Il secondo problema – continua il rappresentante dell’Ugl – riguarda il servizio di Metroferrovia, che avrebbe dovuto risolvere i disagi di mobilità urbana degli abitanti della zona sud di Messina: dopo una partenza a “singhiozzo” più volte rinviata e poco pubblicizzata, e con una serie di disservizi tra cui il mancato funzionamento degli ascensori per disabili e delle obliteratrici e l’assenza di biglietterie automatiche, il servizio non riflette le reali necessità degli utenti. Anche qui, gli orari della Metroferrovia mal si conciliano con gli orari di lavoro/studio di chi deve recarsi nel centro città, non risolvendo pertanto il problema del congestionamento del traffico veicolare».

«La terza problematica – conclude Panebianco – riguarda i treni a lunga percorrenza: la società Ferrovie dello Stato sostiene che portare i treni in Sicilia sia uno spreco e che i siciliani non abbiano lo stesso diritto alla mobilità degli altri cittadini italiani. Sulla questione ci si trova innanzi ad uno sterile rimbalzo di opinioni: da una parte, i vertici di Trenitalia sostengono l’impossibilità di mantenere tratte che non rendono, per via anche della concorrenza degli altri mezzi di trasporto; dall’altra, i cittadini messinesi che giustamente non vogliono più attendere per avere un servizio da paese industrializzato quale siamo o dovremmo essere. Problematiche, queste, non certo recenti, su cui il sindacato Ugl vuole riaccendere i riflettori, invitando le autorità competenti ad un tavolo di confronto, perché senza una concertazione ed un reciproco scambio di opinioni, avendo come punti di riferimento la salvaguardia dei posti di lavoro e il miglioramento del servizio per l’utenza, non sarà possibile trovare una giusta soluzione ai problemi che affliggono tutto il territorio messinese».

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