Sentiti oggi Tomasello e Germanà.
Il rettore Franco Tomasello si è presentato alle 10,00 di stamattina davanti al Giudice per le indagini preliminari Antonino Genovese. L’interrogatorio è durato quasi due ora e mezza. Assistito dall’avvocato Carmelo Scillia, Tomasello ha chiarito la sua posizione, ricostruendo il travagliato iter del concorso per la nomina a professore di seconda fascia a Veterinaria, che secondo l’accusa era stato -destinato- al figlio del professore Macrì. Il Magnifico ha negato ogni interferenza in favore di Macrì, spiegando di aver agito in base alle direttive venute dai vari organi che sono stati chiamati ad esprimersi, dall’Avvocatura dello Stato al Tar, e limitandosi a dare impulso perché il Consiglio di Facoltà deliberasse in proposito. Subito dopo Tomasello è stato sentito il professore Giovanni Germanà, ex preside della facoltà di Veterinaria, assistito dall’avvocato Laura Autru. Il faccia a faccia col Gip Genovese è durato circa un’ora e mezza. Germanà ha sostenuto di aver esercitato con responsabilità la sua funzione di Preside di Facoltà, senza propendere per l’uno o per l’altro. -Era essenziale, di là delle mie eventuali -preferenze- per uno od un altro dei candidati – che il Consiglio di Facoltà deliberasse-.
Giovedì mattina è previsto l’interrogatorio di Salvatore Giannetto, componente del Consiglio di Facoltà di Veterinaria, ultimo dei 4 indagati per i quali è stata chiesta la sospensione delle funzioni. Soltanto dopo Genovese scioglierà la riserva sul futuro dei vertici dell’ateneo. Intanto, proprio giovedì, il Consiglio di Facoltà di Veterinaria si riunirà per dare corso alla chiamata del dottor Filippo Spadola, dando così corso all’ordinanza del Tar di Catania che si era pronunciato proprio in suo favore. Pena la nomina di un commissario ad acta, già indicato nel Questore di Messina, Santi Giuffrè.
