Uno dei dipendenti della cooperativa in protesta si è arrampicato sulla torre d’ingresso del cimitero minacciando di buttarsi giù: le forze dell’ordine evitano il peggio. Il vicesindaco Ardizzone: martedì incontro al Comune
Si è sfiorata la tragedia al Gran Camposanto di Messina. Uno dei dipendenti della Cooperativa Agrinova che da giorni sono in sit-in di protesta si è arrampicato sulla torre d’ingresso del cimitero monumentale di Messina ed ha minacciato di buttarsi giù. Fortunatamente l’intervento della Digos e delle altre forze dell’ordine lo ha convinto a desistere dalla sua protesta e fatto scendere senza conseguenze ulteriori.
Il gesto del lavoratore non è stato né preordinato né programmato ad hoc per richiamare l’attenzione della città. «Ma dopo sette giorni e sette notti di estenuanti proteste inascoltate dai governatori della città – si legge in una nota dell’Ugl – era inevitabile che l’esasperazione portasse a compiere qualche gesto sconsiderato. Sono stati momenti di paura anche per i colleghi del lavoratore che minacciava di buttarsi giù dal pilastro. Per fortuna la vicenda si è conclusa senza alcuna conseguenza negativa».
Oggi il vice sindaco Giovanni Ardizzone si è recato al cimitero ed ha comunicato ai lavoratori che martedì si terrà un incontro per trovare una soluzione al problema. «I lavoratori della Agrinova 2000 non si illudono più – si legge ancora nella nota – troppe promesse, anche scritte, sono state disattese finora. Ardizzone ha invitato i lavoratori ad abbandonare la protesta e trascorrere la Pasqua con le loro famiglie. Ma che Pasqua potrebbe trascorrere un lavoratore che non può pagare le bollette, l’affitto e dare da mangiare ai propri figli? Ciò che i lavoratori chiedono non è la luna, ma una garanzia di stabilizzazione lavorativa per chi, da dieci anni, ha garantito la manutenzione del verde dei 17 cimiteri cittadini. I lavoratori della Cooperativa Agrinova 2000 augurano una Buona Pasqua a tutti gli organi di stampa ed ai cittadini messinesi. Loro saranno a manifestare sempre davanti al cancello del Grancamposanto e se qualcuno vorrà fare gli auguri e dare una parola di conforto a questi lavoratori, forse la loro Pasqua sarà meno triste».
