Vertenza “Castello”. Lavoratori e sindacati scrivono a Napolitano e Berlusconi

Vertenza “Castello”. Lavoratori e sindacati scrivono a Napolitano e Berlusconi

Redazione

Vertenza “Castello”. Lavoratori e sindacati scrivono a Napolitano e Berlusconi

martedì 21 Aprile 2009 - 09:36

In bilico trecento posti di lavoro

Hanno scritto al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri. Hanno chiesto l’intervento del Prefetto e guidate da Uil, Cgil e Ugl, continuano a combattere strenuamente per tutelare il loro posto di lavoro. Non si arrendono le trecento lavoratrici della Castello davanti allo spettro Cassa Integrazione Straordinaria. Non è servito, infatti, a sciogliere tutti i nodi relativi alla vertenza l’incontro tenutosi presso l’Ufficio provinciale del lavoro che ha visto riunirsi intorno a un tavolo l’amministratore unico dell’azienda, Giuseppe Pizzino, le Rsu e i rappresentanti sindacali Costantino Amato, per la Uil, Maurizio Zingales, per la Cgil, e Nuccio Ricciarello per l’Ugl.

Serio il quadro aziendale che vede la Castello, ormai sofferente da diversi mesi a causa dell’alto costo del lavoro e della contrazione dei consumi legata alla crisi globale, in attesa di approvazione del nuovo piano industriale di rilancio da parte dell’Irfis – Mediocredito della Sicilia. Un piano industriale, studiato e proposto due anni fa, che prevede l’acquisto di un nuovo capannone industriale, la creazione di nuove linee produttive e il recupero delle maestranze locali già incorse in ammortizzatori sociali a causa della dismissione di diverse aziende del tessile presenti sul territorio nebroideo. Un progetto di espansione, che prevede tra l’altro la realizzazione di nuovi punti vendita destinati al mercato estero e che vede nell’acquisto del nuovo capannone industriale il suo punto cardine. A fronte degli investimenti programmati,la “Castello” ha richiesto all’Irfis un mutuo ipotecario garantito da un immobile del valore superiore a quello del prestito richiesto. Ma, nonostante le pressioni dei sindacati, nessuna notizia giunge da Palermo, con il risultato che l’azienda si trova ora costretta a ricorrere alla Cassa Integrazione.

Un provvedimento non condiviso da Uil, Cgil e Ugl, convinti della necessità di legare il ricorso alla CIGS ad un progetto di rilancio dell’azienda. “Riteniamo necessario – sottolineano Amato, Zingales e Ricciarello – il coinvolgimento del Prefetto e la continuazione della trattativa presso l’Assessorato regionale all’industria al fine di verificare con l’Irfis la praticabilità del progetto presentato”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007