Le due organizzazioni sindacali invitano gli imprenditori ad aprire «un tavolo serio di confronto»

E’ sempre più muro contro muro tra l’azienda Palumbo, che gestisce i cantieri navali nella zona falcata, ed i sindacati autonomi OrSa e e Fmlu Cub.

Da un lato ci sono le rivendicazioni delle due organizzazioni sindacali, che contestano la gestione della proprietà aziendale, accusata a più riperse di mala gestio, che penalizza soprattutto i lavoratori; dall’altra ci sono gli imprenditori che difendono il proprio modus operandi e sostengono di godere dell’appoggio di decine di lavoratori. Ma è proprio su questo punto che si è innescata l’ennesima polemica , divenuta quasi una telenovela a puntate.

In merito «alla presunta dissociazione di decine e decine di lavoratori dalla linea dura di OrSA MdB e FMLU CUB” – si legge nell’ennesimo comunicato stampa- le scriventi organizzazioni sindacali si sono premurate di aggiornare i dati degli iscritti che nei fatti rappresentano la maggioranza assoluta delle maestranze impiegate in cantiere. Dai dati, certificabili, in nostro possesso risulta che non solo le due sigle di base non hanno ricevuto alcuna disdetta, ma recentemente hanno incassato nuove adesioni consolidando la posizione di sindacati maggiormente rappresentativi al Cantiere Palumbo di Messina».

Secondo quanto affermano i sindacati autonomi «a sostegno della confermata simbiosi con i lavoratori depone la massiccia adesione giornaliera allo sciopero dichiarato da OrSA MdB e FMLU CUB (un ora al giorno a fine turno) per rivendicare sicurezza e il reintegro dell’unico lavoratore lasciato in cassa integrazione nonostante l’arrivo di nuove commesse e la presenza in cantiere di personale esterno extracittadino». OrSa e e Fmlu Cub parlano addirittura del 98% delle adesioni. Il documento, del resto, è firmato da 36 lavoratori su 40.

Le due organizzazioni sindacali invitano, ancora una volta, l’azienda ad aprire «un tavolo serio di confronto con i veri rappresentanti dei lavoratori per programmare l’organizzazione del lavoro, il futuro della produzione e il totale rispetto del capitolato d’appalto che gli ha permesso di acquisire l’ambitissimo cantiere della falce.Mettere al primo posto i diritti dei lavoratori e gli interessi della città – concludono – è l’unico modo per calmierare la vertenza e portare concreta serenità nell’ambiente di lavoro».