Il Comune versa all'Ato dovrebbe ricevere 2 milioni e 260 mila euro, Ma il futuro della società resta incerto
La conferma è arrivata: dal Comune è partito il mandato di pagamento della fattura relativa al mese di maggio 2008. Tra due giorni al massimo, dunque, i lavoratori della Messinambiente dovrebbero ricevere la spettanza del mese di aprile.
-Ma – afferma la Cgil- se non andrà a buon fine anche la transazione che prevde la corresponsione alla società di una ulteriore somma pari a 3 milioni e 400 mila euro, tra una settimana saremo punto e a capo-.
Nel frattempo, però, dure critiche ha suscitato la dichiarazione resa dal funzionario regionale, in merito al fatto che si “spera nella solerzia degli operatori perché la città riacquisti con immediatezza il decoro urbano che le compete-.
-I lavoratori non cadano nelle provocazioni-. Questo il commento del segretario generale della Cgil, Franco Spanò, ricordando che ciò di cui si parla rappresentano “somme dovute e non regalie-.
-Mentre i dipendenti in questa situazione hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e di rispetto per Messina e i suoi abitanti – ha affermato ancora l’esponente sindacale – altrettanto non si può dire di chi avrebbe dovuto lavorare affinché incidenti di questo tipo non accadessero. Suona anzi ridicola ed inopportuna, se non provocatoria, la sollecitazione alla solerzia da parte di chi, mentre la nave ai suoi comandi stava affondando, si era già rifugiato altrove-.
Sulla vicenda rifiuti è intervenuto anche il Movimento Cristiano Lavoratori, da un lato elogiando i dipendenti della Messinambiente che, pur senza risposte concrete, hanno dimostrato quel senso di responsabilità indispensabile per il bene della città, dall’altro, rammentando che, pur non essendo come quella di Napoli, anche la situazione messinese rischia di degenerare.
“Devono essere realizzati i già progettati termovalorizzatori previsti in Sicilia e la città deve dotarsi delle discariche e degli impianti, attivare le isole ecologiche; bisogna attivare e diffondere la cultura della raccolta differenziata; i costi di gestione devono essere congrui ed allineati al meglio ai costi del mercato del settore, che non possono essere sottomessi a speculazioni ed illegalità di stampo mafioso; la tassa deve diventare tariffa, deve essere trasparente ed equa e premiare i condomini, gli uffici, gli enti, i negozianti che collaborano fattivamente alla migliore gestione della raccolta, che deve essere coerente con gli obiettivi ed efficace nei risultati. In questo senso apprezziamo la riduzione del numero degli ATO da 27 a 10 da parte del nuovo Governo siciliano.
Il MCL, pertanto, pone l’obbligo alla classe dirigente di apprestarsi a fare, a tutti i livelli, un salto culturale, dalla ricerca dell’ acquisizione e della gestione del potere a fini di bottega al trasparente e leale servizio alla Città ed ai cittadini, con tanto di progetti chiari ed obiettivi da raggiungere, in tempi definiti e non rinviabili-.
(foto Dino Sturiale)
