Per il cinema -Donne dell'Iraq-, documentario sull'esilio durante la repressione di Saddam Hussein

Un profeta della world music in patria. Alle 10,30 a Capo Peloro, Antonio Calogero (nella foto) e il suo ensemble darà vita al terzo concerto di musica nomade in programma all’Horcynus Festival (eventi organizzati dal direttore artistico del Festival Giacomo Farina). Il chitarrista classico e acustico di origini messinesi, ma dal 1996 residente in America, sarà accompagnato da Michael Rosen al sax soprano e tenore, Andrea Piccioni ai tamburi a cornice e Davide Bernaro alle percussioni etniche.

Il gruppo propone composizioni innovative che partono dal jazz per contaminarsi con sonorità mediterranee, folk e di world music, con un risultato davvero affascinante dalle mille evocazioni.

Nella giornata di oggi, intanto l’Horcynus Festival presenta film del percorso -Il pianeta è donna- (ideato da Erfan Rashid). Il primo della serata sarà -Nahida-, di Kotaiba Al-Janabi, documentario imperniato sulla vita dell’attrice irachena Nahida Rammah, costretta da anni a vivere nell’amara condizione di un esilio forzato. A seguire una testimonianza dalle carceri dell’Oman con il brevissimo corto -Belooh- di Amer Al Rawas.

Un cortometraggio e un documentario provenienti dal Bahrein, -Asshaa-(La cena), di Hussain Al Refaei e -Hikaya Bahrainiya- (Una storia del Bahrain) – cui seguirà un incontro con il regista Bassam Al-Thawadi – introdurranno la proiezione di -Donne dell’Iraq-, della pluripremiata Maysoon Pachachi. L’opera si propone di rappresentare lo sguardo delle donne irachene esiliate in Gran Bretagna di fronte alle tragedie del proprio paese. Documento unico perché offre l’insolita opportunità di ascoltare la voce delle donne irachene in prima persona: voci inedite che ci parlano dell’esilio sotto il regime di Saddam Hussein, durante gli anni della repressione, fino alla Guerra del Golfo.