Antonella Ruggiero in concerto con i suoi regali di Natale e gli Angeli

Antonella Ruggiero in concerto con i suoi regali di Natale e gli Angeli

Antonella Ruggiero in concerto con i suoi regali di Natale e gli Angeli

giovedì 30 Dicembre 2010 - 07:59

L’artista dall’ugola d’oro ha coinvolto ed emozionato il pubblico presente in cattedrale

Il concerto di Antonella Ruggiero dedicato ai brani prevalentemente sacri, alcuni dei quali legati al Natale, ha fatto tappa a Messina con grande successo di critica e di pubblico.

L’evento è stato organizzato da Fede Arte Musica e inserito nella settima edizione di “Messina-Il Natale degli Angeli”, all’interno della Cattedrale.

Alle ore 21,00, puntuale, dopo una introduzione, arriva Antonella Ruggiero, elegantissima, che introduce e spiega con un breve intervento la scelta del repertorio, dimostrando la sua felicità. Presenta i due musicisti, di estrazione jazz, che l’accompagneranno, Paolo De Sabatino al piano e Renzo Ruggieri alla fisarmonica, lasciando intuire che si creerà un’atmosfera raccolta, intima, in chiave acustica, dove verrà messa in risalto, ancora una volta, la formidabile e abile vocalità di questa nostra grande interprete.

E lei cattura e coinvolge subito le persone presenti, accorse numerose, sin dall’inizio e inserendo in scaletta sapientemente i brani con i quali ha iniziato anni fa, e continua ad approfondire, il suo percorso nella musica sacra e quelli inclusi nel suo nuovo album “I regali di Natale”. Ennesima conferma di volere privilegiare, come l’artista stessa ha affermato, musiche non trite e ritrite, convinta che quello che canta debba avere un valore ed un senso.

L’apertura spetta alla bellissima “Corale cantico”, composta da lei e da Daniele Fossati, così come faceva nel suo tour “Sacrarmonia”, inclusa nel suo primo album da solista, dopo la separazione dai Matia Bazar. “Libera” presentava in embrione spunti letterari e idee musicali che avrebbe sviluppato e focalizzato successivamente con maggiore convinzione, allontanandosi da logiche commerciali, assecondando i suoi desideri e ottenendo lusinghieri consensi, soprattutto da parte dei giovani.

Con “In una notte placida”, vengono rievocate le atmosfere natalizie che saranno mantenute con “Mille cherubini in coro” di Franz Schubert”, i canti tradizionali “Quem pastores laudarere”(tedesco),”, “Adeste fideles” (irlandese) introdotto da un solo di pianoforte, “Noel, noel, è nato il redentore (O holy night)” di A. Adam e “Panis Angelicus”di C. Franck, risalenti alla prima e seconda metà dell’Ottocento, fino alla bellissima e particolarmente suggestiva “Veni Veni Emmanuel”, un tradizionale francese del XV secolo.

Melodie che non hanno età, composte da artisti famosi ed altri sconosciuti, ma che arrivano a toccare le emozioni di chi ascolta, grazie ad una voce leggiadra e sicura che passeggia e vola anche sulle note più alte del pentagramma.

Una voce che si può permettere anche sperimentazioni vocali da new age come in “La danza – Tu mi shiva” o più classicheggianti in “Aria sulla IV corda” di Bach o nell’invocazione in “Kyrie” (Missa Luba) arricchite di tante sfumature: lei sembra dialogare tranquillamente con gli strumenti.

Il pubblico è calamitato ed ascolta attentamente, sull’onda di sincere emozioni, che si amplificano nel pathos e nell’intensità elargiti anche quando affronta le composizioni originali del suo repertorio “Echi d’infinito”, “Occhi di bambino” e l’intrinseca spiritualità tocca l’apice con l’esecuzione da brivido di “Ave Maria” di Gounod.

Standing ovation e applausi trascinanti per alcuni minuti, dovuti ad un finale trascinante con “Deck the Halls” , un tradizionale gallese, dal ritmo brioso e vivace con impennate jazz, caratterizzato da una serie di incredibili vocalizzi virtuosistici.

Prevedibile la richiesta di bis e, a conclusione di concerto, la concessione di esso prevede, per restare in tema con il clima, l’esecuzione della celeberrima “Bianco Natale”di I. Berlin, più vicina ai nostri tempi (anno 1940), che è anche una delle due bonus track , inserita in chiusura della doppia raccolta, registrata dal vivo a Gerusalemme l’anno precedente, accompagnata dai “I virtuosi italiani”.

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