“L'arte contemporanea e… noi-

“L’arte contemporanea e… noi-

Redazione

“L’arte contemporanea e… noi-

mercoledì 09 Aprile 2008 - 09:57

Incontro di Italia Nostra giovedì 10 aprile, alle 17.30, Santa Maria Alemanna di Messina

Incontri sulla “Bellezza, forma dell’ambiente. Il diritto di fare sogni-. Dopo l’avvio (lo scorso 13 marzo) con il tema “La bellezza e la città-, nel nuovo appuntamento la bellezza emerge dal suo luogo privilegiato, ovvero la realtà artistica. Il programma continua infatti con un confronto su “L’arte contemporanea e… noi-, giovedì 10 aprile, alle 17,30, presso Santa Maria Alemanna di Messina. Intervengono i professori Daniela Bigi, su “Arte, ambiente, collettività-, Sandro Gorgone, su “L’arte che salva il mondo-, e Isolina Vanadia, sul tema “Estraneo alla bellezza non è nessuno-. Sono previsti anche gli interventi programmati del pittore Simone Caliò e della dottoressa Francesca Billè. In particolare, i relatori si soffermeranno sul ruolo che oggi l’arte può assumere nella società. Si tratta di un progetto della sezione messinese di Italia Nostra – associazione nazionale dedita alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente – in collaborazione con le associazioni “La Ragnatela-, “Il Cantiere dell’In-Canto- e “Nuovi Orizzonti-, e con il patrocinio del Cesv, Centro Servizi per il Volontariato. L’iniziativa ha, come sponsor, la Banca di Credito popolare “Antonello da Messina-.

“L’arte contemporanea ha in qualche modo travalicato gli spazi abilitati alla fruizione estetica, cioè gli spazi museali, e ha prodotto interventi sul territorio, performances, istallazioni, avanzando l’ipotesi che essa può avere altra funzione che non sia esclusivamente l’ammirazione estetica fine a se stessa. Del resto i musei non riflettono la vera realtà dell’arte. Essi sono frutto di una necessità pratica, quella di raccogliere le opere in luoghi adatti alla conservazione e alla tutela delle medesime, spezzando, però, in questo modo il legame dell’opera con il territorio che l’ha prodotta, come osserva acutamente un esperto come Salvatore Settis-, sottolinea la professoressa Antonietta Signorino, della sezione messinese di Italia Nostra.

“L’arte contemporanea, si può dire, torna a proporsi e a proporre una riflessione sul nesso tra arte e vita, arte e verità. L’arte racconta la vita, l’infinito farsi e disfarsi dell’esistenza, cerca cioè di raccontare come il misterioso combinarsi di linee e colori, di gesti e azioni, o di parole, altro non è se non il tentativo, ogni volta rinnovato, di carpire quel raggio di verità che illumina per un attimo la vita di tutti i giorni. La sacralità dell’ arte non sta nell’oggettivizzare l’opera d’ arte, nel porla su un piedestallo irraggiungibile, nel relegarla in un museo, ma sta nel fatto che essa racconta sempre la sacralità della vita, svelandocene aspetti nascosti e misteriosi che spesso il nostro sguardo distratto non coglie. In questo contesto si pongono anche le esperienze educative realizzate in ambito scolastico e non, con giovani abili o disabili, che scaturiscono dall’incontro diretto o indiretto con opere d’arte e dalla libera interpretazione che ne viene fuori in seguito ad un’analisi di gruppo e ad una ricerca personale che coinvolge interamente la persona, corpo, sentimenti, emozioni, immaginario. Una ricerca di bellezza che nasce da un’ esigenza etica, un processo educativo e creativo che ha per scopo la possibilità di intrecciare relazioni con le opere, i luoghi, le persone-, conclude la professoressa Signorino.

Il terzo incontro – giovedì 8 maggio – sarà dedicato al tema “La bellezza e le relazioni- e vedrà gli interventi dei professori Pietro Barcellona, “La bellezza e la persona-, e Giovanna La Maestra, “La bellezza e il diverso-, e di padre Alex Zanotelli, su “La bellezza del buon governo-.

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