Per Fiorello è come un ritorno a casa

Per Fiorello è come un ritorno a casa

Redazione

Per Fiorello è come un ritorno a casa

giovedì 05 Luglio 2007 - 11:46

Gilet e coppola nera. Così si è presentato Fiorello al pubblico del teatro greco di Taormina ieri sera. Lo showman ha proposto uno spettacolo giocato tutto sul senso di appartenenza alla Sicilia. Si è presentato sul palco trascinando un carretto siciliano tra le note di una “Ciuri ciuri- arrangiata in chiave moderna dall’inseparabile maestro Enrico Cremonesi. Ma le allusioni alla civiltà isolana sono state abbondanti durante tutte le due ore dello spettacolo. Cosa che i circa seimila spettatori hanno mostrato di gradire parecchio. Immancabili i giochi di parole sul dialetto, i riferimenti alla propria infanzia ad Augusta e dintorni e alla famiglia, la madre, il padre, gli zii e i cugini, alcuni dei quali presenti tra il pubblico e alla fine salutati uno per uno. E poi la riproposizione sul filo della simpatia della dialettica terroni/polentoni, qualche fugace ammiccamento ai clichè legati al popolo siciliano, la mafia, la gelosia, la buona cucina. Insomma un programma tagliato ad hoc sul pubblico, quasi un dialogo privato con una gente di cui l’artista si sente parte. Cosa di cui non fa mistero in ogni occasione. Il tutto condito con la salsa dell’intrattenitore eccezionale, capace di tenere la platea inchiodata facendole quasi dimenticare la scomodità delle panche della cavea del teatro. Conducendola per mano lungo uno spettacolo difficile da definire, un misto di cabaret, teatro, improvvisazione, canto. Un one man show in cui Fiorello si concede tutto, rivelando particolari di sé, della sua vita, della sua famiglia, con la sincerità che lo rende tanto vicino e simpatico al pubblico di tutte le età. Non sono mancate neanche le sorprese, come la fugace apparizione di Jim Kerr, cantante storico dei Simple Minds, cittadino taorminese da quasi un decennio, che ha regalato un saggio di stentato italiano e un accenno della mitica canzone “Alive and kicking-. Alla fine, invece, fuori programma di impegno civile. Fiorello ha fatto salire sul palco (nella foto) la sindacalista Clara Crocè, segretario provinciale della FP Cgil, insieme ad una dipendente del teatro greco. Per tutto il pomeriggio i lavoratori avevano scioperato davanti al teatro, rendendo tra l’altro impossibile l’accesso al sito per via dell’assenza del servizio di sorveglianza. La sindacalista ha esposto al pubblico le ragioni della protesta, legate alla vertenza dei 274 dipendenti dei Beni culturali di tutta la provincia di Messina, impegnati in prestazioni d’opera mortificanti, mentre altri servizi non possono essere svolti per mancanza di personale. Al divertimento si è aggiunta la solidarietà, dunque, in una serata a dir poco speciale. E stasera, e domani, si replica.

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