Notte della cultura, al Palacultura giungono gli -ospiti d'onore-: I doppi Caravaggio

Notte della cultura, al Palacultura giungono gli -ospiti d’onore-: I doppi Caravaggio

Notte della cultura, al Palacultura giungono gli -ospiti d’onore-: I doppi Caravaggio

giovedì 10 Febbraio 2011 - 12:24

I dipinti verranno scoperti durante l'inaugurazione di sabato pomeriggio. A seguire concerto musicale

Sono giunti stamani al Palacultura i due dipinti che saranno esposti al Palacultura in occasione dell’apertura della terza edizione della notte della cultura di sabato 12. La mostra “I doppi Caravaggio: il mistero dei due S. Francesco in meditazione” sarà aperta alle 17.30 dal sindaco, on. Giuseppe Buzzanca, e da Rossella Vodret, soprintendente per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma, che illustrerà i due incunaboli della pittura seicentesca, offrendo un ulteriore momento di confronto dei gradi di autografia caravaggesca.

L’attore Maurizio Marchetti, prima della visione delle tele, proporrà una personale lettura drammaturgica del -Cantico delle creature- di San Francesco d’Assisi. In mostra l’opera doppia, due tavole a olio assolutamente identiche se non per qualche sfumatura di colore, che però appunto hanno celato il dubbio su quale dei due San Francesco in meditazione fosse l’autentico Caravaggio. E’ il caso di “doppio” da più lungo tempo dibattuto negli studi su Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (Milano 1571 – Porto Ercole 1610). I due esemplari della chiesa di San Pietro a Carpineto Romano, in provincia di Roma (in deposito alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma (olio su tela, cm 128,2 x 97,4), e di Santa Maria della Concezione, chiesa dei Cappuccini in via Veneto (olio su tela, cm 130 x 98), sono stati oggetto di indagini diagnostiche effettuate nel 2000 dalla stessa Rossella Vodret, che ha evidenziato come dalle analisi sia “emerso che nel San Francesco di Carpineto sono presenti non solo una serie di pentimenti compositivi nella esecuzione del dipinto (del tutto assenti invece nell’esemplare della Concezione), ma, soprattutto, una tecnica esecutiva – nella preparazione e nella costruzione della figura – del tutto analoga a quella riscontrata in altre opere di Caravaggio ed alla quale è invece completamente estranea quella della tela romana.

La differenza sostanziale tra i due dipinti è tuttavia nella realizzazione complessiva delle figure: addolcito, ‘piacevole’, illuminato da una luce calda che tornisce le forme il San Francesco della Concezione; aspro, duro, essenziale, invece, l’originale caravaggesco, sfiorato da una luce livida e tagliente”. Il “San Francesco in meditazione” è stato custodito per secoli, ignorandone l’autore, nella chiesa francescana di San Pietro Apostolo di Carpineto. Il quadro,nel 968 fu notato dalla storica dell’arte Maria Luisa Brugnoli, la quale suppose che quell’opera poteva essere attribuita quasi certamente al Caravaggio. A Roma, nella chiesa dei Cappuccini in via Veneto, era custodita un’opera apparentemente identica che per decenni ha tenuto in dubbio gli esperti. Dopo analisi particolari, raggi x, esami stratografici, si è giunti alla certezza che la tela di Carpineto è quella realizzata da Caravaggio, negli ultimi quattro anni della sua tormentata esistenza. L’evento espositivo di Messina è reso possibile dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, che ha concesso in prestito le opere. Per consultare gli aggiornamenti degli appuntamenti si potranno visionare i siti internet: www.comune.messina.it/nottedellacultura2011/ ed il link “eventi” dell’ufficio stampa del Comune di Messina www.cittadimessina.it.

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