I messinesi si preparano a vivere una lunga nottata tra musei, librerie, mostre e concerti. Si comincia alle 20 al Teatro Vittorio Emanuele

Una nottata fuori dai tradizionali schemi del sabato sera quella che i messinesi, affrontando le intemperie del tempo, si preparano a vivere. Una notte che oltre ad essere dedicata agli innamorati di San Valentino, lascerà spazio ad un’altra particolare forma di amore, l’amore per la cultura. La città dello Stretto e non solo per le gelide temperature degli ultimi giorni, scalda i motori e indossa un elegante abito da sera. Un pezzo da collezione fatto di librerie, musei e cinema aperti fino alle “ore piccole”, concerti, letture, mostre e manifestazioni che animeranno e illumineranno le strade.

A rimanere accese questa notte, dunque, non saranno solo, come solitamente avviene, le luci della pista da ballo, ma quelle dei più importanti palazzi cittadini che accoglieranno tra i loro corridoi e le loro stanze il popolo della notte: un popolo che questa volta non sarà però composto solo da “figli”, ma anche da mamme, papà e perché no anche dai nonni. La “Notte della Cultura” promossa dall’amministrazione, nasce da un’idea che il celebre critico d’arte e sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi, a Messina in occasione della presentazione della mostra ‘Rubens vede Caravaggio’, ha proposto al primo cittadino e al suo vice Ardizzone, lanciando una “sfida” che il team di Buzzanca ha deciso di non lasciarsi sfuggire.

Non una “Notte bianca” dunque , denominazione che a Messina sembra non portare poi tanto bene, ma una “Notte della cultura”. L’iniziativa che prenderà il via al calare del sole, coinvolgerà l’intera città da nord a sud e non singole strade o singoli quartieri, spesso protagonisti di iniziative notturne apprezzabili ma del tutto autonome e che forse per questo non hanno mai riscosso grande successo. Questa sera Messina gareggerà con alle spalle una squadra solida e compatta nella speranza di raggiungere, in questo caso il più tardi possibile, un traguardo che ne possa rincoscere o meno la voglia di cambiamento. Notevoli, sotto questo punto di vista, le aspettative che l’amministrazione, come intuito dalle parole di Buzzanca e Ardizzone, ripone sull’evento, un appuntamento a cui gli addetti ai lavori hanno risposto con grande entusiasmo. L’ultima parola spetta però alla città, quella dei cittadini e non delle istituzioni, saranno solo loro a decretare il verdetto finale, gli unici che potranno decidere se e come questo traguardo sarà stato raggiunto. E come ben si sa la notte porta consiglio…